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Data: 17/11/2023
Testata Giornalistica: PRIMO NUMERO
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Cgil e Uil: “Legge di bilancio scippa alla ferrovia Adriatica 350 milioni nel silenzio della Regione Molise”

Filt Cgil e Uil Trasporti, insieme coi segretari regionali, criticano la legge di bilancio del Governo in riferimento al “taglio di 350 milioni destinati ad Alta velocità e Alta capacità sulla linea ferroviaria adriatica”.

La blindatissima Legge di bilancio voluta dal Governo oltre a non contrastare il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e a non offrire futuro ai giovani, prevede misure inserite sotto traccia tra i diversi articoli di cui si compone, in grado di penalizzare ulteriormente quel sistema infrastrutturale regionale già ampiamente deficitario rispetto al resto del paese come stanno a dimostrare, ad esempio, i perenni ritardi per i lavori sulle arterie autostradali saliti in questi giorni all’onore della cronaca a seguito delle dichiarazioni del Ministro Salvini”.

I sindacati guardano poi al “Rifinanziamento di interventi in materia di investimenti e infrastrutture” e affermano che “è stato infatti previsto un ulteriore “scippo” molto simile a quello al quale abbiamo già assistito attraverso lo stralcio delle risorse europee del PNRR destinate alla velocizzazione del collegamento trasversale Pescara-Roma.

L’Articolo in questione, infatti, nel prevedere l’autorizzazione di un finanziamento di 150 milioni nel 2024 e di 200 milioni nel 2025 per la Linea AV/AC Milano Genova (terzo valico dei Giovi), stabilisce altresì che tali risorse vengano intercettate per un importo complessivo analogo di 350 milioni (di cui 150 milioni nel 2024 e di 200 milioni nel 2025) dal definanziamento dell’autorizzazione di spesa in favore di Rete ferroviaria Italiana (RFI) per  “l’accelerazione  degli   interventi   finalizzati   alla promozione del trasporto con caratteristiche di alta velocità e alta capacità (AV/AC) sulla linea ferroviaria adriatica”.

Uil Trasporti e Filt Cgil affermano quindi che “il sistema trasportistico ed infrastrutturale della Regione Molise e di altre regioni lungo il litorale adriatico continua ad essere pesantemente bistrattato dalle Istituzioni nazionali fino al punto di non rendere nemmeno partecipi delle decisioni la nostra Regione che continua invece a tessere le lodi del “Governo amico” che sta seriamente minando la crescita e lo sviluppo del nostro territorio.

Questa notizia unita ai ritardi e ai disservizi del sistema infrastrutturale e trasportistico molisano, rappresenta una doccia fredda per l’intero territorio che da anni soffre di pesanti carenze in merito alle quali le amministrazioni regionali che si sono susseguite non hanno mosso un dito come nel caso dell’autostrada per il Molise che resta a tutt’oggi un nome su carta e, nonostante l’apertura di un primo cantiere in pompa magna, la luce in fondo al tunnel rimane invisibile. Al dramma infrastrutturale atavico di questa Regione, che non riesce a proporre una programmazione seria rispetto alle sue arterie viarie e ferroviarie principali, si aggiunge la mancanza di un aeroporto regionale (una delle due regioni prive di infrastrutture deputate al trasporto aereo d’Italia insieme alla Basilicata) unita all’assenza completa di continuità territoriale. Siamo allo sbando sul tema infrastrutture al Sud ma soprattutto nella Regione Molise e il diritto alla mobilità, al trasporto e a infrastrutture degne di questo nome, non può essere negato per meri calcoli economici, numerici e demografici.

Per queste ragioni, il tema delle infrastrutture e dei trasporti è inserito a pieno titolo nella piattaforma complessiva che caratterizzerà la manifestazione regionale che si terrà a Campobasso, organizzata da Cgil e Uil nell’ambito dello sciopero generale nazionale proclamato per venerdì 17 novembre e che vedrà la partecipazione di centinaia di manifestanti provenienti da tutto il territorio regionale”.


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