Data: 03/05/2023
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE |
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Centrosinistra, buona la prima per Gravina: commozione, fermezza e l’inconfondibile savoir-faire. Incontro con la stampa dopo l’ufficializzazione della sua candidatura alla guida della coalizione
«Non era in programma. Greco alla sanità? E’ tutto da verificare. Campobasso non resterà senza governo e la legislatura proseguirà fino a scadenza naturale del mandato»
Lo stile pacato, i toni morigerati e l’inconfondibile savoir-faire. La chiarezza, però, nei contenuti, espressi sempre con competenza e garbo, ma con fermezza. Roberto Gravina è stato voluto a furor di popolo, dall’intera coalizione di centrosinistra, con una non trascurabile sollecitazione civica. Lui mette subito in chiaro le cose: «La candidatura non era assolutamente in programma e non ho mai lavorato per arrivare a questo risultato». Il suo nome in realtà è sempre stato il più forte e probabilmente è stato tolto dal tavolo per condurre meglio le trattative e smussare alcuni angoli, principalmente all’interno del mondo pentastellato. E poi c’è stata una sorta di chiamata alle armi da parte di Conte e a quel punto i malumori interni al Movimento, che pur ci sono stati, non sono potuti più esplodere. «Il presidente del Movimento 5 Stelle mi ha riferito che all’esito delle trattative si è giunti alla conclusione che potessi essere io il candidato del centrosinistra. Questo mi onora, ma allo stesso mi carica di responsabilità, ma è un peso che cercherò di ripagare cercando di raggiungere l’obiettivo.» Il passaggio più delicato è su Campobasso e lo fa non nascondendo la commozione: «Sono stati quattro anni importanti e il grande lavoro svolto porterà i suoi frutti anche nei prossimi anni». Intanto la città capoluogo «non resterà senza governo. I ruoli resteranno gli stessi – precisa – fino al presentarsi dell’eventuale incompatibilità. Successivamente la giunta sarà retta dal vicesindaco e si continuerà fino a scadenza naturale del mandato. Se l’incompatibilità dovesse presentarsi, non ci saranno grandi stravolgimenti in giunta, e se dovessero esserci delle novità, non saranno di carattere politico. Eventuali ingressi rientreranno nell’alveo del Movimento 5 Stelle o al massimo saranno figure tecniche». Sgombra il campo da equivoci il sindaco/candidato presidente, lasciando intendere che non ci saranno ricompense per il Pd. Nemmeno alle elezioni comunali di primavera. «Sono stato chiaro anche su questo punto, nessuno scambio». Puntualizzazione necessaria perché i ben informati raccontano di un do ut des tra Pd e 5 Stelle. A questi ultimi la candidatura alla presidenza della Regione, al Partito Democratico quella per il prossimo sindaco, con in pole – si vocifera – l’ex senatore Roberto Ruta. Rumors smentiti da Gravina che ci tiene a negare anche l’incontro con i rappresentanti di Azione e Italia e Viva che abbiamo raccontato ieri. «Impossibili alleanze con questi due partiti, manteniamo la linea del coordinatore Federico (presente in conferenza stampa). Sono due simboli che non possono essere affiancati a noi. E su quest’aspetto non c’erano dubbi. Tanto che il nostro articolo di ieri si concludeva con “ovviamente senza i simboli dei rispettivi partiti, ma sotto “spoglie” civiche”. Si tratta, invece, con Costruire Democrazia di Massimo Romano che certamente farà parte del campo largo. Gravina poi dribbla, come il Baggio dei tempi migliori, le domande “scomode” sul Pd, ammettendo gli errori del passato sulla sanità di alcuni esponenti del Partito Democratico ma ribadendo che «alcuni assetti cambiano». L’ultimo passaggio da evidenziare riguarda la “pretesa” di Greco che ha già “prenotato” la sanità. «Rispetto le legittime ambizioni di Andrea, ma ovviamente è tutto da verificare». Gravina, insomma, è già pronto alla “battaglia” della campagna elettorale. Attende solo di sapere, come tutti i molisani, quale sarà il suo sfidante |
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