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Data: 14/11/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

«Castellucci restituisca la liquidazione». Il cda Atlantia getta le basi per l’azione di responsabilità Crollo dei ricavi (-29%) mentre il rosso supera 718 milioni. L’ex ad dialogava con M5S anche dopo le dimissioni

Le richieste di Patuanelli e Lupo sul salvataggio Alitalia


ROMA Conoscenze di altissimo livello e il tentativo di ritagliarsi una posizione di primo piano sottolineando la vicinanza «con un ministro». Quando l'allontanamento da Autostrade era diventato concreto, l'ex ad Giovanni Castellucci - ai domiciliari per frode insieme ad altri due ex top manager dell'azienda - avrebbe subito sfruttato i suoi contatti per cercare un'alternativa di rilievo. Nell'ordinanza si legge che avrebbe cercato «di ottenere nuovi prestigiosi incarichi», come quello di presidente di Alitalia, «grazie alle sue conoscenze ad altissimi livelli». Il gip fa esempi concreti. Il 24 ottobre 2019 Castellucci telefona a Joerg Michael Eberhart, ad di Air Dolomiti, compagnia controllata da Lufthansa, «al quale si propone come presidente di Alitalia, facendo riferimento a contatti con un ministro». Dice Castellucci: «La prima che mi ha telefonato... Lupo (potrebbe essere la senatrice Giulia Lupo, ndr) è molto preoccupata». E aggiunge: «Il ministro mi ha chiesto di vedermi stasera... siccome lui all'inizio mi aveva chiesto di aiutarlo su Alitalia e se ero disponibile... se voi avete un interesse a coinvolgermi me lo deve dire subito, perché devo chiedere a lui». Il ministro citato sarebbe Stefano Patuanelli, Sviluppo economico. «L'ho incontrato, abbiamo parlato di Alitalia perché Atlantia era parte della cordata che doveva rilevare Alitalia - ha detto ieri il politico - Ovviamente non ha mai avuto da me alcun mandato, né io gli ho mai proposto alcun incarico». Mentre la senatrice Lupo, M5S, che si occupa del dossier relativo alla compagnia di bandiera italiana, commenta: «Ho incontrato Castellucci per parlare di Alitalia, ma il tema Aspi non è mai stato sul tavolo». Nega di avere mai cercato l'ex ad di Autostrade: «Non ho contattato io Castellucci, l'ho incontrato perché, occupandomi della riforma del trasporto aereo, sono un riferimento sul tema Alitalia».

GIRO DI VITE Intanto, scatta il giro di vite di Atlantia: all'ex ad Giovanni Castellucci è stato chiesto di restituire metà (6,4 milioni circa) della liquidazione versata e gli viene congelato l'intero accordo transattivo (13 milioni) del 17 settembre 2019, quando fu rimosso dall'incarico. Si aprirà quasi certamente un nuovo contenzioso dopo la sospensione, a dicembre 2019, del versamento della seconda tranche (3,2 milioni): il giudice del lavoro un mese fa ha dato ragione all'ex manager. Ma il cda di ieri, oltre ad approvare i conti dei 9 mesi (perdita di 718 milioni, causa Covid), ha varato una nuova policy aziendale sui «comportamenti etici dei dipendenti e le misure da svolgere su un dipendente che viene coinvolto in una indagine penale». È la dimostrazione che il gruppo vuole davvero tagliare i ponti col passato per evitare che, anche per le polemiche levatesi dal M5S, si voglia nuovamente procedere con misure straordinarie. Il gruppo farà compiere da un auditor esterno la verifica sui comportamenti e il rispetto delle norme da parte degli ex manager e dei due dipendenti coinvolti nell'inchiesta. Contro Castellucci potrebbe essere promossa anche un'azione di responsabilità, se emergessero contestazioni precise. La policy vale per tutti i 13.500 dipendenti italiani. Tornando ai conti del periodo, i ricavi sono calati del 29% a 6,2 miliardi, l'ebitda è stato di 2,8 miliardi (-51%). Riguardo al traffico autostradale, - 26,6% in Italia, - 31% in Spagna, -23,2% in Francia. Gli aeroporti romani insieme fanno -73,5% di passeggeri, e gli scali francesi della Costa Azzurra -66%. Infine in una lettera ai dipendenti Aspi, Roberto Tomasi ha esortato ad accelerare il cambiamento aziendale.


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