PESCARA «È la prima volta mi trovo in sintonia con Giuliante. Per quanto mi riguarda si faccia pure una commissione d'inchiesta sulla Tua. Noi abbiamo la coscienza pulita». A parlare è Franco Rolandi, segretario Abruzzo-Molise di Filt Cgil, dopo le dichiarazioni del presidente della società di trasporto pubblico regionale, Gianfranco Giuliante, che ha chiesto di istituire una commissione d'inchiesta sui conti di Tua degli ultimi 5 anni. «Intanto, essendo Giuliante espressione dell'attuale maggioranza», aggiunge, «gli ricordo che quando erano all'opposizione avevano le nostre stesse posizioni, quando contestavamo il taglio di 10 milioni l'anno al trasporto pubblico locale. Mi sarei aspettato che adesso lottasse insieme a noi per ripristinare quei fondi, così come facevano dai banchi dell'opposizione».

Altra questione, sottolinea Rolandi, è quella legata alla governance dell'azienda. «Ci tengo a precisare che così come quando fu costituita Tua i dirigenti erano gli stessi, anche oggi chi sta amministrando l'azienda sono le stesse persone. In pratica, Giuliante oggi la sta amministrando con gli stessi dirigenti».

E per quanto riguarda le assunzioni, chiarisce Rolandi, «noi abbiamo chiesto personale viaggiante, non amministrativo, attraverso un regolare concorso pubblico. Le corse stanno saltando perché mancano gli autisti e il personale che si occupa di manutenzione ovvero i 55 interinali rimandati a casa in attesa di concorso. Il paradosso è che queste persone, adesso, stanno lavorando nelle aziende private alle quali la Tua si sta rivolgendo per la riparazione dei mezzi. Per non parlare», aggiunge, «del ripristino di assegni nei confronti di alcune figure apicali. Vorrei sapere, inoltre, perché la Regione Abruzzo non riesce a intercettare una parte dei 2 miliardi stanziati dal Governo per rinnovare il parco mezzi del trasporto pubblico. In Lombardia stanno sostituendo gli Euro 3».

Anche il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Silvio Paolucci, si dice d'accordo con Giuliante. «Sì alla commissione», afferma, «ma basta lasciare a piedi gli studenti. Trovo tuttavia alquanto singolare che sia un presidente pagato dagli abruzzesi a invocarne l'istituzione», dice.«Per avere un quadro preciso della situazione sarebbe infatti bastato che Giuliante svolgesse semplicemente il proprio compito, attingendo, appena designato, informazioni all'interno, magari dall'attuale direttore generale, Max Di Pasquale, che è stato responsabile dei conti e del bilancio di Tua dalla fusione ad oggi, anziché accendere i fari a mezzo stampa sui conti dell'azienda che dirige ormai da aprile, perché si trova in uno stato di evidente difficoltà».