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Data: 04/12/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Caso Alitalia, nuovo scontro tra Atlantia e Patuanelli

ROMA Nuovo scontro a distanza tra il ministro Stefano Patuanelli e i vertici di Atlantia. Parlando a Radio 24, ieri il ministro ha precisato che «non c'è stata una risposta di mercato anche per colpa di Atlantia, che ha partecipato ad una procedura senza poi voler evidentemente investire nella compagnia: questo ha fatto perdere molto tempo. La nuova procedura che porterà ad una nuova valutazione delle offerte avrà anche il compito di rivedere il piano di cessione, cercando di riorganizzare e proporre risparmi che si possono ottenere, con una gestione più accurata ed un mandato più chiaro», ha aggiunto il ministro. Immediata la replica di Altantia che in una nota definisce «sorprendenti dichiarazioni del ministro Patuanelli», secondo cui Atlantia avrebbe partecipato «fittiziamente» alla procedura per partecipare alla Newco Alitalia. La holding ricorda l'ingente impegno di persone e risorse messe in campo allo scopo. «La partecipazione significativa di un primario partner industriale al capitale della nuova società e la definizione di un piano industriale di effettivo rilancio di Alitalia - scrive Atlantia - sono stati gli elementi che, sin dall'inizio, Atlantia ha pubblicamente comunicato, ed esplicitamente ribadito nella lettera inviata il 2 ottobre scorso al ministro, come essenziali ai fini della partecipazione al consorzio». Inoltre, diversamente da ciò che si racconta, «Atlantia mantiene ferma la disponibilità a proseguire, se richiesto, il confronto per l'individuazione del partner industriale e di un piano condiviso, solido e di lungo periodo». E d'altro canto, se ora il governo è orientato a chiudere con Lufthansa e certamente merito di Atlantia che fin da subito ha spinto per la compagnia tedesca.
LA GESTIONE Sia pure implicitamente, anche i tre commissari sembrano aver replicato al ministro che parla della necessità di una «gestione più accurata». Lo hanno fatto snocciolando i dati di preconsuntivo di novembre. E non c'è solo l'incremento dei ricavi del 5% rispetto a novembre 2018 e del 13,7% sullo stesso mese del 2017. Da gennaio a novembre i ricavi da traffico passeggeri «sono cresciuti dell'1,6% rispetto allo stesso periodo del 2018 e dell'8,8% in confronto ai primi 11 mesi del 2017». Ed è in crescita dell'1,5% il numero di viaggiatori rispetto all'identico periodo 2018 (+6,1% su novembre 2017). Merito in particolare dell'intercontinentale, al venticinquesimo mese consecutivo di aumento dei ricavi. Nel dettaglio, l'incremento dei ricavi da lungo raggio è dell'8,9% su novembre 2018 (e del 20,6% sul 2017). Non è poco se si pensa a una crescita senza investimenti, di cui dispongono invece le altre compagnie Ue. Certo, i commissari non hanno messo mano agli esuberi come vorrebbe Lufthansa. Ma se ai tempi di Etihad Alitalia perdeva 2 milioni al giorno, oggi perde 900.000 euro. Non sarà una consolazione, ma è un dato certo per valutare una gestione.


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