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Data: 12/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Casello chiuso, diffidata Autostrade Il presidente della Provincia: «La società metta in atto tutte le attività per riaprirlo e nel frattempo riduca i pedaggi»

Dopo la chiusura del casello autostradale di Roseto sulla A14, (in uscita per chi proviene da nord e in entrata per chi è diretto verso nord), la Provincia passa alle maniere forti. Ieri, infatti, l'ente ha inviato una diffida alla società Autostrade, con tanto di richiesta di un ristoro economico alla popolazione a partire da una riduzione temporanea dei pedaggi, invitandola «a porre in essere con ogni tempestività tutte le necessarie e opportune iniziative» per arrivare alla «piena fruibilità e funzionalità» del casello e del relativo tratto autostradale. Questo anche «ponendo in essere ogni propedeutico adempimento per conformarsi alle valutazioni ed eventuali prescrizioni recate dai provvedimenti assunti dall'autorità giudiziaria e dal Ministero delle infrastrutture». Che vuol dire, in altre parole, provvedere a sostituire le barriere. La chiusura del casello, infatti, era stata decisa da Autostrade dopo il sequestro, disposto dal gip di Avellino, delle barriere sul viadotto dell'A14 che passa sopra la statale 150 del Vomano nell'ambito di un'inchiesta della Procura campana sulla sicurezza di numerosi viadotti italiani. «Nel braccio di ferro fra l'ufficio ispettivo territoriale del ministero delle Infrastrutture e Autostrade per l'Italia mezzo Paese, durante l'esodo natalizio, è sotto scacco per i disagi creati dai sequestri e dai cantieri», commenta il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, «è semplicemente inconcepibile paralizzare la viabilità senza intervenire concretamente». Per Di Bonaventura la situazione che si è venuta a creare e che sembra destinata a durare per lungo tempo, sta creando infatti forti problemi e disagi alla circolazione autostradale e al territorio provinciale, con un incremento del traffico sulla statale 16 e «un notevole aumento del rischio di incidenti e certamente dei livelli di inquinamento dell'aria» su questa strada. «Questa vicenda sottolinea impietosamente l'arretratezza delle nostre infrastrutture», conclude Di Bonaventura, «un Paese senza una viabilità veloce alternativa all'autostrada, con la Pedemontana ferma da anni, senza una linea ferroviaria ad alta velocità lungo la dorsale appenninica e con la rete di strade provinciali a pezzi dopo anni di mancate risorse per le manutenzioni». Oggi, intanto, in Prefettura ci sarà un vertice tra le autorità e Autostrade per decidere sul futuro del viadotto Cerrano, che è a rischio chiusura per i mezzi pesanti


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