POPOLI I sindacati sono pronti a salire sulle barricate per risolvere il problema, ormai datato, del casello autostradale di Bussi-Popoli visto che «l'incrocio tra l'uscita/entrata della A25 e la Tiburtina funziona parzialmente (è inaccessibile a chi arriva da Bussi-Popoli), ormai da mesi, con gravi danni al territorio e alla mobilità». A dirlo sono Luca Ondifero, Umberto Cocciae Fabiola Ortolano, alla guida rispettivamente di Cgil, Cisl e Uil, affiancati da Patrizio Gobeo, Amelio Angelucci, Giuseppe Murrini, che rappresentano Filt Cgil Pescara, Fit Cisl Abruzzo Molise e Uil Trasporti Abruzzo che denunciano «il grave disservizio che persiste da tempo», al quale «né Anas né Strada dei Parchi hanno posto rimedio, ad oggi».I sindacalisti mettono in evidenza i disagi derivanti da questa situazione. «I cittadini, i lavoratori, gli autisti, sono costretti ad improbabili percorsi alternativi per raggiungere i luoghi di destinazione», ma c'è anche di peggio perché «addirittura anche il percorso delle ambulanze (da e verso l'ospedale) è condizionato dal parziale funzionamento dell'incrocio. Molti utenti», dicono sempre i rappresentanti dei lavoratori, effettuano «manovre pericolosissime» e lo fanno «in un tratto di strada statale molto scorrevole». La questione non è nuova, anzi. I sindacati hanno chiesto e ottenuto «l'intervento del prefetto Giancarlo Di Vincenzo a dicembre 2020», e si sono già svolti degli incontri. «Anas e Strada dei Parchi sono state sollecitate ad intervenire con urgenza, con la predisposizione di una rotonda o anche di un semaforo (poi bocciato dal ministero, ndr) ma, al momento, nulla è cambiato, in uno stucchevole rimpallo di responsabilità tra Anas e Strada dei Parchi, con una dilazione ingiustificata dei tempi», fanno presente. «Per sbloccare questa gravissima situazione» i sindacati annunciano «una manifestazione di protesta» direttamente sul posto.