«Ci saranno decine di abitazioni e attività commerciali di Brecciarola che verranno cancellate se verrà realizzato il raddoppio ferroviario così come proposto da Rfi, distruggendo sacrifici di una vita». I residenti di contrada Brecciarola rappresentati dal comitato Comferr si oppongono al progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara. Il comitato che coinvolge Brecciarola, Manoppello, Manoppello Scalo e Turrivalignani rileva la «presenza di evidenti incongruenze nella progettazione rispetto a soluzioni alternative meno costose e meno impattanti per il territorio». I due rappresentanti del comitato in zona Brecciarola, Diego Costantini e Gianni Di Labio spiegano che «non si intende contestare l'utilità di quanto progettato, riconoscendone le indubbie ricadute socio-economiche, ma rigettiamo la soluzione dispendiosa intrapresa da Rfi e cioè il raddoppio del binario sulla linea esistente che, a Brecciarola e non solo, scorre nell'abitato, ritenendo che la proposta progettuale sia irricevibile per le implicazioni assolutamente negative sulla qualità della vita, dell'ambiente urbano e della salute e delle proprietà dei cittadini residenti nelle aree interessante».
Un'opera che avrebbe un impatto forte, come spiegato dai residenti, anche sulle attività commerciali, come nel caso della signora Luisa che gestisce assieme al marito un vivaio di piante e fiori in via Aterno a due passi dalla ferrovia. «Abbiamo avviato questa attività oltre quarant'anni fa dice la titolare del vivaio e investito risorse. Se dobbiamo andare via come verrà quantificato il danno economico?». Di recente i titolari dell'esercizio commerciale hanno investito un'ingente somma per ristrutturare l'attività in considerazione del fatto che anche i due figli lavorano in negozio e hanno intenzione di portare avanti l'attività di famiglia.
IL CASO LIMITE La residente spera che «chi di dovere porti avanti il progetto con grande giudizio e valuti bene la situazione nel complesso. Spero esca fuori una soluzione alternativa per il bene di tutta la comunità perché buttare giù case e attività comprende conclude la signora Luisa - oltre al danno economico un valore affettivo non indifferente». La proposta alternativa presentata dal comitato prevede la deviazione verso l'area interportuale di Manoppello, una variante chiesta per evitare l'attraversamento nel centro di Brecciarola. Una richiesta, però, già accolta con freddezza dal ministero delle Infrastrutture, attraverso il dirigente Federico Blasevich collegato via web nel consiglio comunale straordinario di lunedì scorso, dove ha spiegato che l'alternativa «è stata analizzata ma avrebbe molte incompatibilità». Il comitato Comferr però promette battaglia. «Il progetto attuale determinerebbe una svalutazione del territorio, basti pensare all'impatto delle barriere antirumore alte 6 metri. La popolazione è preoccupata e tra noi e Manoppello abbiamo già raccolto 5mila firme per chiedere la variazione del progetto. Vogliamo che venga spostata la linea ferroviaria deviazione verso l'area interportuale. L'area da noi suggerita non è interessata da alcun vincolo idro-geologico, come da parere favorevole del Dipartimento delle foreste alla realizzazione dell'Interporto d'Abruzzo già formalmente comunicato dalle autorità sovra comunali nel 1994. Invece di raddoppiare l'attuale ferrovia si potrebbe pensare di trasformarla in una strada parco ciclopedonale. Noi difendiamo la qualità della vita a tutela dell'integrità del territorio e del tessuto urbano esistente».