Data: 25/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Caro pedaggi, 104 sindaci interpellano il ministro. Riprende la battaglia col nuovo governo
AVEZZANO Sono 104 i sindaci di Abruzzo e Lazio che hanno scritto al neo ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, e chiedono di sbloccare la situazione di stallo degli aumenti tariffari. Il 30 novembre scade il termine ultimo fissato dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture che sospendeva l'aumento dei pedaggi autostradali per A24 e A25.I primi cittadini dell'Abruzzo e del Lazio hanno lottato per mesi cercando di fermare un incremento del costo del ticket autostradale che già gravava pesantemente sulle tasche delle famiglie del territorio.Attraverso vari step sono riusciti però ad arrivare soltanto a sospensioni temporanee ma mai definitive. Per questo, attraverso una lettera indirizzata alla De Micheli, alla guida del ministero di piazza di Porta Pia, i sindaci sono tornati a chiedere di essere ascoltati. «Come ogni anno, dal primo gennaio i pedaggi autostradali hanno subìto un rincaro che ha sfiorato circa il 13% facendo salire Strada dei Parchi sul podio delle autostrade più care d'Italia», hanno scritto nella lettera indirizzata alla De Micheli i sindaci del centro Italia, «gli interventi degli amministratori hanno voluto manifestare tutto il disagio e l'amarezza conseguente all'abbandono e allo scarso interesse dimostrato dalle istituzioni centrali nei confronti di questa problematica. Sin dall'inizio i sottoscrittori hanno avanzato richieste precise, ovvero provvedimenti atti a ottenere la sospensione degli aumenti delle tariffe autostradali relativi all'A24 e all'A25 in vigore dal primo gennaio 2018 e la creazione di tavoli istituzionali con la rappresentanza di tutte le parti coinvolte per ridefinire i criteri di concessione autostradale con Strada dei parchi al fine di garantire ai pendolari e ai cittadini una tariffa adeguata a un'area interna svantaggiata». I primi cittadini hanno inoltre chiarito che finora le richieste sono state ascoltate «soltanto in parte e le problematiche ancora non sono state risolte definitivamente». |
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