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Data: 05/10/2019
Testata Giornalistica: PRIMO PIANO MOLISE
    PRIMO PIANO MOLISE

Caos trasporti, dal 15 ottobre corse e stipendi di nuovo a rischio. A lanciare l’allarme è il numero uno della Seac Potena che ha chiesto un tavolo al prefetto con Regione e Comune

CAMPOBASSO. Ennesimo capitolo della ‘saga’ sul trasporto pubblico locale a Campobasso. Una storia che si trascina da anni e nonostante l’avvicendamento delle forze politiche, sia a Palazzo San Giorgio che in Regione, non sembra volersi risolvere. Questa volta ad alzare la voce è direttamente il numero uno della Seac Costantino Potena. Il presidente della società che gestisce il trasporto in città ha chiesto al prefetto Maria Guia Federico la convocazione urgente di un tavolo tecnico con Regione e Comune per dirimere la questione. A rischio, secondo il vertice della Seac, ci sarebbero sia gli stipendi degli autisti che la continuazione del servizio a Campobasso. «A fronte di un immutato finanziamento statale in favore della Regione Molise, per tutto il piano dei servizi di Trasporto pubblico comprendente quello urbano – evidenzia Potena - notificato al Ministero nell’anno 2013, Palazzo Vitale ha disposto illegittimamente la sospensione delle risorse in favore degli Enti che gestiscono il trasporto urbano. Infatti, per effetto decreto fiscale, come modificato dalla legge di conversione, il nuovo disposto apporta una modifica all’articolo 27del Dl del 24 aprile 2017 numero 50 convertito dalla legge 21 giugno 2017 numero 96, con l’effetto di dilazionare all’anno 2021 l’applicazione del taglio delle risorse regionali al trasporto pubblico locale e regionale per le gestioni che non siano affidate con gara. Nonostante questo la Regione Molise non ha trasferito le risorse agli enti locali sull’erroneo presupposto della mancata indizione tempestiva delle procedure di gara. La perdurante situazione di stallo tra le diverse Amministrazioni locali ha comportato, in particolare, che il trasporto pubblico nel comune di Campobasso, è stato efficacemente gestito secondo il piano dei servizi minimi approvato con costi interamente a carico della Seac con conseguente ingente esborso economico da parte di quest’ultima». Dopo l’ennesimo affidamento temporaneo all’azienda da parte del Comune limitato solo al mese di ottobre e «i ritardi ormai cronici ed intollerabili nel pagamento delle spettanze maturate per i servizi regolarmente assicurati da gennaio a settembre 2019» la società ha annunciato che «dal 15 ottobre in poi potrebbe non essere più in grado di garantire il regolare svolgimento del servizio a causa delle difficoltà di approvvigionamento del carburante e che dalla stessa data non potrà essere garantita la regolarità nella corresponsione degli emolumenti agli oltre 40 dipendenti, in assenza del trasferimento dei fondi dovuti da parte della Regione Molise e per esso anche da parte del Comune di Campobasso». Potena ha così sollecitato il prefetto a convocare un tavolo tecnico finalizzato «ad evitare i preannunciati disservizi all’utenza, i danni all’azienda e i contenziosi con i dipendenti, per effetto delle inadempienze reciproche di Comune e Regione ».


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