Nel momento più difficile della storia italiana e molisana, un vero e proprio uragano si abbatte sulla Regione. Intorno alle 23 di giovedì 16 aprile, è stato pubblicato il decreto sull’azzeramento della Giunta regionale. Tutti gli assessori regionali si siano dimessi, ad eccezione di Luigi Mazzuto che è stato comunque revocato dal decreto di azzeramento del governatore. Ma sarebbe un atto concordato con il presidente Toma. Che dovrebbe presentarsi lunedì in consiglio con un’integrazione dell’ordine del giorno. Al primo punto all’ordine del giorno dovrebbe esserci la modifica della legge elettorale che che prevede l’istituto della surroga dei consiglieri regionali. Quel meccanismo per il quale al consigliere che viene nominato assessore subentra il primo dei non eletti. E gli assessori, come noto, non hanno diritto di voto. Con questa modifica andrebbero fuori dal consiglio i surrogati, vale a dire Antonio Tedeschi, Nico Romagnuolo, Massimiliano Scarabeo e Paola Matteo. In tal modo il governatore potrebbe rinominare la stessa Giunta, ma questa volta i componenti avrebbero diritto di voto. E cosi il presidente avrebbe un maggior controllo sul Consiglio. Come si dice in gergo, avrebbe i numeri. Che ultimamente sono stati risicati. Questa una prima ipotesi. Che non necessariamente avverrà la prossima settimana, ma sicuramente in un futuro prossimo. L’altra, invece, prevedrebbe esclusivamente le dimissioni degli assessori per far in modo che possano tonare in Aula per votare il Bilancio e successivamente sarebbero rinominati, probabilmente non tutti, e tornerebbero in consiglio sempre i primi dei non eletti. Insomma la situazione è poco fluida e in questo momento d’emergenza, probabilmente non è proprio il massimo per la Regione Molise. L’unica certezza riguarda l’azzeramento della Giunta.