Data: 22/03/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Caos, incidenti e file sull'A14 I sindaci: subito la terza corsia L'associazione consumatori e utenti: «Pronti a una class action per risarcire gli automobilisti»
Caos sull'A14 a causa di lavori e incidenti si riflette sui territori e i sindaci chiedono garanzie sui tempi di intervento e soluzioni alternative per evitare la paralisi del traffico. Al centro del dibattito anche l'ambita terza corsia nel tratto abruzzese dell'autostrada, intervento che attualmente si ferma nelle Marche. I cantieri aperti e gli interventi sui viadotti rischiano di trasformare la stagione turistica in un incubo. Per questo c'è chi chiede l'apertura di un tavolo tecnico per affrontare la questione oltre al coinvolgimento e a una presa di posizione di Regione e ministero sulla vicenda. Intanto c'è chi lavora anche a una class action contro il gestore. I DISAGI Uno tra i comuni più colpiti dai disagi del traffico è quello di Pineto. «Siamo preoccupati perché abbiamo lo svincolo in paese», spiega il sindaco Robert Verrocchio, «e ogni volta che c'è una deviazione straordinaria all'uscita di Pineto il nostro territorio va in tilt. Si bloccano le strade provinciali e statali. Abbiamo anche un quartiere che in concomitanza con lo spiacevole e recente incidente è rimasto quasi isolato poiché, bloccandosi la strada provinciale, i residenti fanno fatica anche ad uscire. È ovvio che questa è una situazione che non solo crea disagio agli automobilisti dell'A14, ma i disagi si riversano sulla viabilità ordinaria locale. In passato abbiamo avuto diversi incontri con il gestore e prossimamente ne avremo di nuovi, anche per verificare alcune criticità che abbiamo qui, come ad esempio risolvere il problema del quartiere di Borgo Santa Maria che quando accadono questi episodi rimane fisicamente isolato. Occorre trovare una modifica dell'incrocio e chiederemo una compartecipazione alla risoluzione di questo problema. Abbiamo altri disagi inoltre a causa dei mezzi per il trasporto eccezionale e di notte puntualmente riscontriamo danni alle rotatorie. Parliamo insomma», conclude il sindaco di Pineto, «di un problema importante e capiamo che, da un lato, i lavori bisognerà farli perché sono necessari e indispensabili, ma dall'altro sicuramente va trovato il modo migliore per arrecare meno disagi possibili al territorio». DANNO ALL'ABRUZZO «Questo è un problema per tutta la Regione e non per singoli Comuni», sottolinea il sindaco di Pescara, Carlo Masci, «e a Pescara, che è la porta d'Abruzzo in particolar modo. Parliamo di un'autostrada monca che non svolge il compito che deve svolgere. Ora bisogna velocizzare i lavori, che sono necessari ma che rischiano di creare continui disagi». Per tale motivo, aggiunge il sindaco, «bisogna trovare una soluzione e non sono certo i sindaci a doverla trovare. Inoltre quello che serve all'Abruzzo è la terza corsia che va assolutamente estesa al tratto che interessa la nostra Regione».Per Francesco Menna, sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti, «Regione, ministero dei Trasporti e Società A14 devono urgentemente insediare un tavolo per trovare le giuste soluzioni ai disagi con i quali dobbiamo fare i conti sul territorio. L'A14», evidenzia Menna riferendosi al numero di corsie, «è un essere con due gambe, a differenza di altre autostrade a 3 e 4 gambe. Non è possibile avere in dote un'autostrada che è un perenne malato, zoppicante e sottoposto a interventi chirurgici a vita». «La situazione», aggiunge Andrea Scordella, sindaco di Silvi, «è quella che conosciamo da anni. Sono lavori necessari per non rischiare di nuovo il blocco del traffico e non possiamo ostacolare questi interventi. Ma allo stesso tempo auspichiamo che si riesca ad arrivare a una soluzione il prima possibile. Siamo tra l'incudine e il martello perché tutto il traffico veicolare in caso di incidenti o code si ripercuote sul traffico locale. Auspichiamo che il tracciato venga ampliato con le tre corsie anche sulla nostra dorsale e vorrei sollecitare Ministero e Regione a trovare le risorse per la variante 16, che rimane un'opera indispensabile per la città di Silvi. La variante 16 è stata già inserita nel piano triennale strategico». CLASS ACTION Pronta a intraprendere un'azione legale l'Associazione consumatori e utenti (Acu). «La problematica sarà di lunga durata e ci sono lavori che vanno avanti da anni e causano disagi ad automobilisti e pendolari», sottolinea Luigi Di Corcia dell'Acu, «il traffico pesante rende più problematica la situazione che è ed è stata causa di molti incidenti, anche tragici. Come associazione consumatori da anni raccogliamo le lamentele degli utenti e abbiamo avanzato varie proposte come la riduzione delle tariffe o l'azzeramento delle tariffe. Siamo anche pronti a una class action, perché questi lavori vanno conclusi. Non è possibile che ci siano pause solo nei periodi di festa, come Natale e Pasqua, o nei periodi estivi di maggiore traffico e in prossimità dell'esodo estivo, per poi tornare nel resto dell'anno con disagi così pesanti. Siamo pronti all'azione collettiva nei confronti del gestore», avverte Corcia, «perché non è possibile continuare a pagare il pedaggio per viaggiare su un'autostrada così pericolosa e che fa perdere tanto tempo alle persone che la percorrono, oltretutto principalmente durante i giorni lavorativi. Ora basta, servono risposte concrete con date certe di fine lavori e apertura del tratto adriatico in modo continuativo e definitivo». |
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