Data: 10/01/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Bus,autisti in agitazione per viale Marconi è allarme per la sicurezza. Chiesto un confronto con i vertici di Tua «Troppi pericoli per conducenti e passeggeri». II nodo della mancanza del dispositivo per far attivare i semafori intelligenti
La presunta carenza di sicurezza degli autobus di Tua nell'attraversare le rotatorie progettate per la riqualificazione di viale Marconi diventa un caso sindacale. Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Uilt e Faisa Cisal hanno formalmente avviato procedure di raffreddamento e conciliazione - di fatto hanno proclamato lo stato di agitazione - ponendo in premessa una decina di punti sui quali si invoca piena chiarezza, da parte di Tua. L'azienda di trasporto unico regionale che dal proprio canto, va detto subito, ha già fatto sapere che «provvederà ad applicare quanto previsto dalla normativa vigente e convocherà, a stretto giro, le organizzazioni sindacali per affrontare le problematiche sollevate». Procedura vuole che un tavolo venga convocato entro sette giorni dalla nota dei sindacati. Se in quella sede non dovessero maturare le condizioni per un'intesa la faccenda finirebbe sul tavolo del prefetto Di Vincenzo, con tutto quel che ne può conseguire: la sicurezza stradale nel trasporto pubblico non è certo tema da prendere alla leggera. DISPOSITIVO A quanto sembra, la mobilitazione ruota intorno alla mancanza di un dispositivo di rilevazione a bordo degli autobus di Tua che consentirebbe di attivare, al loro passaggio, i semafori intelligenti fatti installare dal Comune in coincidenza con le rotatorie di viale Marconi. Questo impedi sce agli stessi bus di poter attraversare in sicurezza le rotatorie anzichè, come avviene adesso, doverci girare intorno, con ac- cresciuto rischio di incidenti. Situazioni che i sindacalisti riferiscono di aver appreso dalle dichiarazioni del dirigente comunale Fabrizio Trisi rilasciate a un quotidiano locale e considerano intollerabili. Motivo per cui í rappresentanti provinciali di categoria Patrizio Gobeo (Filt Cgil), Massimiliano Gaspari (Fit Cisl), Vincenzo Marcotullio (Uil Ullt) e Luciano Lizzi (Falsa Cisal) hanno firmato il documento sullo stato di agitazione, chiedendo risposte immediate. CRITICITA' «Non riteniamo che questa situazione di incertezza e di criticità possa estendersi oltre in attesa dei pronunciamenti della magistratura rispetto ai diversi ricorsi presentati» hanno scritto nel documento, pur chiarendo in premessa di condividere le scelte dell'amministrazione comunale per viale Marconi, con l'istituzione di corsie preferenziali per una mobilità più snella. Corsie preferenziali ancora oggi troppo spesso occupate da mezzi privati e furgoni dei corrieri per le consegne, situazioni che impongono all'autista una manovra rischiosa con invasione della corsia per il traffico promiscuo. Per non parlare dei semafori ancora spenti e altro ancora. Non ultima «la segnaletica inesistente o inadeguata», hanno scritto i sindacalisti, a causa della quale «i conducenti dei bus sono "obbligati" ad infrangere sistematicamente il codice della strada». Responsabilità e pericoli, hanno sottolineato, che non possono ricadere sul personale viaggiante e sui passeggeri. Da qui la richiesta di messa in sicurezza del tracciato». Le stesse organizzazioni sindacali hanno inoltre fatta riferimento agli impegni presi nelle interazioni con i portatori di Interesse riguardo alla tempistica dell'intervento ovvero sulle modifiche: una richiesta di incontro avanzata il 20 ottobre scorso al Dipartimento infrastrutture e trasporto pubblico locale della Regione Abruzzo è rimasta senza risposta, hanno aggiunto. Nel frattempo l'amministrazione comunale, con il sindaco Carlo Masci, ha dichiarato di considerare conclusi i lavori su viale Marconi facendo intendere che il passaggio dei bus dentro le rotatorie dipende solo dall'attivazione del dispositivo a bordo dei bus dl Tua. Spetta dunque all'azienda dare risposta alle istanze dei sindacati. |
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