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Data: 07/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Bus vecchi, è scontro tra Tua e sindacati. Rolandi (Filt Cgil) scrive ai ministri Costa e De Micheli e ai prefetti. La società aderisce al Centro universitario di ricerca regione»

PESCARA Tua, la società regionale di trasporto pubblico, ha aderito al centro di ricerca interdipartimentale di "Trasporti e mobilità sostenibile" dell'Università dell'Aquila. Lo ha deciso ieri l'assemblea della partecipata, presieduta da Gianfranco Giuliante, che si è riunita a Pescara. Tra le finalità del centro quelle di promuovere attività di ricerca e trasferimento tecnologico nell'ambito della mobilità sostenibile, tra le quali lo studio di sistemi di propulsione innovativi a basso impatto.

I VECCHI AUTOBUS. Quello della vetustà dei mezzi è un problema serio per il trasporto abruzzese. Il segretario interregionale Abruzzo e Molise della Filt Cgil, Franco Rolandi, ha scritto ai ministri Sergio Costa (ambiente) e Paola De Micheli (infrastrutture e trasporti), oltre che a diversi prefetti, per chiedere venga finalmente fatta chiarezza sul parco macchine circolante, soprattutto alla luce della legge di stabilità 2015, che a partire dal primo gennaio 2019 vieta la circolazione di autobus Euro 0 alimentati a benzina e gasolio. «Nonostante l'espresso divieto», scrive Rolandi, «per il quale non risultano essere state adottate particolari deroghe da parte del legislatore, continuano a oggi a circolare autobus obsoleti destinati al trasporto pubblico locale. Nel richiamare l'attenzione di tutti i destinatari su un fenomeno che oltre a rappresentare una violazione di legge è in grado di arrecare un grave impatto ambientale, si fa appello alle prefetture, agli uffici della Motorizzazione civile preposti al rilascio delle autorizzazioni e all'Ania affinché si faccia chiarezza». A complicare le cose, osserva il rappresentante sindacale, è il fatto che la legge nel disporre lo stop ai mezzi inquinanti «non prevede sanzioni per chi non osserva la norma». Non è escluso che il sindacato chieda di accedere agli atti per sapere quanti mezzi Euro 0 sono in circolazione in Abruzzo.

LE SUB CONCESSIONI. Nel frattempo la Tua ha provveduto a modificare il bando attraverso il quale sarà esternalizzato a ditte private il servizio di trasporto pubblico per circa due milioni di chilometri di linee. «Innanzitutto», aggiunge Rolandi, è stato eliminato il criterio del massimo ribasso in favore di quello dell'offerta più vantaggiosa, che tiene conto non solo del costo del servizio, ma anche della qualità dello stesso. Inoltre», in riferimento al contratto di lavoro con il quale verrà assunto il personale delle ditte esterne, «è stato cancellato l'avverbio "preferibilmente"», incalza il segretario della Filt, «ed è stato invece chiarito che agli autisti sarà applicato il contratto collettivo nazionale degli autoferrotranvieri. Quello che ci lascia ancora perplessi», commenta, «è però la possibilità di applicare un contratto equivalente. Ora, per quanto ci riguarda, noi non conosciamo contratti equivalenti, e ci piacerebbe tanto sapere quali sono. Non escludiamo di chiederlo alla Regione». La modifica del bando, secondo il sindacalista, «corregge solo in parte l'anomalia, e comunque la nostra posizione sui sub-affidamenti non cambia. Rimane il fatto che Tua incasserà la differenza tra quanto pagato dalla Regione e quanto versato alle aziende sub-affidatarie».

E LA VAL DI SANGRO. L'appello rilanciato tre giorni fa dalla Filt, (dopo quello dello scorso giugno firmato anche dai segretari di Cgil e Fiom, Carmine Ranieri e Alfredo Fegatelli), ha sortito un primo effetto. Il sindacato chiedeva maggiore attenzione per i pendolari che ogni giorno raggiungono la Val di Sangro per motivi di lavoro. In particolare, le segreterie chiedevano di«garantire a tutti gli operai il diritto alla mobilità. Pur essendo pervenute numerose segnalazioni da parte degli utenti che rivendicano il diritto a fruire di un servizio pubblico, la Regione continua a manifestare scarsa attenzione», aveva detto Rolandi nel corso di una conferenza stampa, «ignorandole legittime aspettative degli operai della Val di Sangro, privati della possibilità di servirsi del mezzo pubblico e costretti a sobbarcarsi costi ingenti con l'utilizzo di mezzi privati». Il problema si è acuito dopo la soppressione di alcune fermate a causa di una diatriba tra la Regione Molise e un'azienda di trasporto. Ieri il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D'Annuntiis, ha convocato i dirigenti del settore trasporti di Abruzzo e Molise, insieme ai sindacati, per l'attivazione di un tavolo tecnico-politico per risolvere il problema. La riunione si terrà l'11 settembre alle 12.


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