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Data: 03/06/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Bus sulla strada parco: riparte la protesta dei comitati cittadini Il Comune conferma che transiteranno i mezzi elettrici I residenti alla Regione: «Quel percorso resti per le bici»

PESCARA Il Comune conferma: sulla strada parco passeranno i bus elettrici. Anche se i tempi restano ancora nebulosi, come ormai da almeno una quindicina d'anni. Ma intanto una delibera di giunta (la numero 212 del 29 maggio scorso) che approva la planimetria, redatta dalla Tua, della prima parte del tracciato full electric da Montesilvano alla stazione centrale, fa riesplodere l'ira dei comitati Greenway. Sono coloro che si battono per cancellare ogni ipotesi di filovia o bus metano da via Castellamare Adriatico a favore di una mobilità sostenibile che, ai tempi dei bonus biciclette e monopattini, si traduce nella valorizzazione dell'asse cicloviario parallelo a parco nord, pineta di Santa Filomena e parco Sabucchi. Dal Comune, l'assessore ai lavori pubblici Luigi Albore Mascia conferma che «i bus elettrici passeranno su via Castellamare, l'iter burocratico ministeriale è alle battute finali», e risponde «con serenità e senza polemizzare» ai comitati che «il corridoio ciclopedonale sulla strada parco c'è già, da sempre». Questo si trova sul lato nord dell'ex tracciato ferroviario, di competenza comunale, con la pista ciclabile nuova di zecca e un percorso pedonale. «Ora manca il trasporto dall'altra parte della carreggiata». Da queste certezze si riparte, con buona pace degli ambientalisti Greenway Ivano Angiolelli e Gianni D'Intino, portavoce e presidente; Maurizio Biondi, Antonella Ciancaglini, Antonella De Cecco e Roberto De Pamphilis, rispettivamente dei comitati Utenti strada parco, Ventimila metri cubi, No filovia "Oltre il gazebo", che hanno scritto al presidente della Regione Marco Marsilio, al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri e ai sindaci di Pescara e Montesilvano, Carlo Masci e Ottavio De Martinis. Chiedono di «liberarsi del contratto capestro» che, secondo i piani di Tua, Regione e Comune, condurrebbe al passaggio dei bus sulla strada parco da Montesilvano alla zona del tribunale, «stipulato il 21 maggio 2007 con incredibile superficialità e leggerezza, avvalendosi della legittima risoluzione in danno dell'appaltatore gravemente inadempiente, peraltro già deliberata dal cda della Tua», e «restituire i sei chilometri di strada parco alla mobilità dolce, come sta facendo la regione Marche che promuove il turismo in bici con il testimonial Vincenzo Nibali e con la "cucitura" delle ciclabili lungo lo Stivale come vorrebbe il ministro Franceschini».I Greenway vogliono segnalare alla cittadinanza e alle amministrazioni che hanno già deciso il destino dell'ex tracciato, «tutte le criticità strutturali e progettuali, dalle barriere architettoniche ai marciapiedi stretti, alla larghezza della carreggiata non sufficiente per ospitare due bus affiancati. Problemi che metteranno a rischio tangibile di bocciatura l'impianto in costruzione, fino a completo esaurimento delle risorse pubbliche. Senza contare che nel sottofondo stradale di via Castellamare corre pericolosamente una condotta di gas metano». «È tempo di decidere l'abbandono di un progetto obsoleto e perdente, dal punto di vista economico, ambientale, paesaggistico e infrastrutturale», concludono i Greenway che chiedono un consiglio comunale ad hoc sulla vicenda. E contestano l'approvazione della delibera di giunta del 29 maggio che, in pratica, manda avanti l'iter per arrivare a far passare i mezzi di trasporto su un tracciato che i cittadini si sono abituati a fruire a piedi, in bici, su pattini e monopattini. Il documento tecnico, approvato dalla giunta, specifica che «ogni onere è a carico di Tua», ossia circa «700mila euro di interventi», rende noto l' assessore Mascia che spiega lo stato dell'arte, «sta per concludersi l'attività istruttoria ministeriale, rispetto alla richiesta avanzata dalla Regione e da Tua in recepimento alla perizia di variante che riguarda più i mezzi che il tracciato. Il ministero poi trasmetterà la pratica al Cipe, affinchè si possa arrivare alla validazione definitiva dell'intera operazione e all'erogazione dell'ultima tranche milionaria di contributi per l'acquisto dei mezzi full electric che passeranno sulla strada parco».

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