AVEZZANO La Regione Abruzzo ci ha messo una pezza per sedare l'aspra e scomoda polemica e ora la Tua, società del trasporto pubblico abruzzese, è costretta a restituire il 10 per cento sul costo degli abbonamenti agli aventi diritto. A partire da lunedì 23 settembre prossimo coloro che hanno già acquistato gli abbonamenti a prezzo pieno dovranno recarsi nelle agenzie di emissione per richiedere l'annullamento e la riemissione di un nuovo abbonamento a prezzo agevolato, mentre la restituzione della differenza avverrà tramite bonifico bancario. I rimborsi in arrivo riguardano le famiglie degli studenti pendolari delle aree cosiddette svantaggiate che hanno già acquistato il titolo di viaggio prima dell'approvazione della delibera regionale con la quale è stata sancita la proroga degli sconti in favore di 129 comuni abruzzesi delle aree interne (67 per la provincia dell'Aquila, 29 per quella di Chieti, 20 per il Pescarese e 13 per l'area di Teramo).La misura a sostegno del pendolarismo studentesco è stata approvata all'ultimo momento al culmine di una protesta lanciata da una madre della Vallelonga attraverso il Centro e successivamente cavalcata da alcuni sindaci della aree interne e rilanciata dagli ex consiglieri regionali della vecchia guardia targata D'Alfonso che, indignati per la mancata proroga degli sconti a beneficio di una fetta di studenti abruzzesi e delle loro famiglie, hanno puntato il dito sulla gestione di Marco Marsilio. La delibera, infatti, la numero 116 porta la data del 3 settembre scorso e arriva a pochissimi giorni dal suono della prima campanella. Troppo in ritardo per alcuni genitori previdenti che avevano già acquistato gli abbonamenti e che ora dovranno intraprendere la procedura di rimborso. Lo sconto applicato è pari al 10% e riguarda il costo del titolo di viaggio nominativo, mensile o annuale, per gli studenti di età compresa tra 11 e 26 anni che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico nei comuni delle aree svantaggiate. Dal punto di vista operativo, fanno sapere dalla Regione, la riduzione dei titoli di viaggio per l'anno scolastico 2019/2020 sarà applicata direttamente da Tua o dagli altri vettori del trasporto pubblico locale che agiscono in regime di concessione pubblica. Il provvedimento riparatore ha creato non poche difficoltà alla società del trasporto pubblico che, fa sapere, si sta organizzando con la propria area amministrativa per garantire con efficacia la realizzazione di questo processo.