Data: 13/06/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Bus per la Sevel, ancora proteste Ferrantone (Fim): «Situazione non degna di un Paese civile»
ATESSA Ancora problemi per i pendolari della Val di Sangro e in particolare per i lavoratori di Sevel che si servono dei mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro. Giovedì scorso alcuni dipendenti sono stati lasciati a piedi perché sul bus non c'erano abbastanza posti a sedere in seguito all'organizzazione del distanziamento sociale anti-Covid. A denunciare l'episodio è Claudio Ferrantone, rsa e rls Sevel per la Fim e componente della Fim provinciale. «La ditta Napoleone ha impedito ad alcuni dipendenti di raggiungere la Sevel», racconta Ferrantone, «una situazione vergognosa non degna di un Paese civile. Abbiamo fatto un gran lavoro con la direzione Sevel e i sindacati per garantire il massimo della sicurezza ai lavoratori che entrano in Sevel, e poi ci si mettono le compagnie di trasporto a creare questi problemi. Chi di dovere deve intervenire affinché sia garantito il diritto di poter raggiungere il posto di lavoro anche con i mezzi pubblici». Nei giorni scorsi la segreteria Fim Abruzzo e Molise aveva incontrato i vertici della Regione Molise per risolvere la grave questione dei pendolari molisani. Anche in questo caso una ditta di trasporto, l'Atm, non garantisce il servizio pieno e in sicurezza per gli utenti
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