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Data: 05/04/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Biondi: 4 milioni per la funivia, così sostituiamo le funi portanti

L'AQUILA Si lavora a un emendamento al bilancio per reperire i 4 milioni necessari per la sostituzione delle funi portanti della funivia del Gran Sasso. Ma nel frattempo il Comune, come già anticipato nei giorni scorsi, presenterà ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza con cui il Tar Abruzzo ha disposto lo stop dell'impianto al 30 aprile e l'immediata esecuzione dell'intervento, come stabilito nel nulla osta all'esercizio rilasciato dall'Ansfisa lo scorso 11 gennaio. Un provvedimento che è stato impugnato dall'avvocatura comunale, con sentenza però sfavorevole del tribunale amministrativo. Lo annuncia il sindaco Pierluigi Biondi, firmando l'emendamento che verrà presentato, dopo il passaggio in prima commissione, al consiglio comunale in sede di discussione del rendiconto del bilancio dell'ente. La somma verrà reperita attraverso il ricorso alle disponibilità accertate nella quota di avanzo di amministrazione. «Eravamo e siamo convinti dell'incongruenza», spiega il primo cittadino, «del provvedimento con cui l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie delle infrastrutture stradali e autostradali ha limitato fino al 30 aprile prossimo l'esercizio della funivia del Gran Sasso, con prescrizione della sostituzione delle quattro funi portanti. Nonostante la stagione sciistica sia stata contrassegnata da precipitazioni nevose al di sotto della media e degli anni passati, nel corso di questi mesi la funivia e gli operatori del Centro turistico hanno continuato a garantire un servizio importante per turisti e amanti della montagna in piena sicurezza, con periodici e costanti controlli, tutti sempre con esito positivo, sull'impianto».Si va avanti dunque anche con la battaglia legale: «Continuiamo a ritenere», aggiunge il sindaco, «che la prescrizione relativa alla sostituzione delle quattro funi portanti, prevista per il 2028, sia una forzatura e confidiamo che nel ricorso al Consiglio di Stato qualcuno si prenda la briga di leggere le carte, le certificazioni e le documentazioni prodotte. Nel frattempo, però, dobbiamo essere pronti a qualsiasi scenario, compreso quello di dover intervenire per il cambio dei cavi. Occorreranno risorse significative e di immediata liquidità», conclude Biondi, «che con l'emendamento saranno disponibili in caso di necessità». La vicenda è scaturita da un esposto, recepito dal ministero dei Trasporti, in cui si ipotizzavano criticità a una delle funi portanti della funivia.


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