Biglietto unico: polemiche sono esplose dopo le ultime dichiarazioni del sottosegretario della giunta regionale Umberto D'Annuntiis sulla inattuabilità tecnica dello stesso. Le parole di D'Annuntiis, in risposta alle sollecitazioni del consigliere regionale del Pd Dino Pepe, sono arrivate come un fulmine a ciel sereno a Teramo, nel giorno della riunione congiunta dell'amministrazione aprutina con il Comune di Chieti sulla modalità di gestione del servizio di trasporto pubblico locale.

«Ho accolto con stupore tali affermazioni ha detto l'assessore comunale alla mobilità sostenibile Martina Maranella -. Teramo insegue da anni la possibilità di avere un biglietto unico come a Pescara e l'argomento fu oggetto di una commissione straordinaria lo scorso anno dove partecipò anche il sottosegretario D'Annuntiis. Non era mai emerso un problema tecnico legato al biglietto unico, anche in quei comuni come il nostro e quello teatino legato ad una concessione di servizio con i privati».

Il passaggio del Tpl dalla concessione di servizio al contratto di servizio andrà di fatto a penalizzare le due realtà territoriali, al contrario dei Comuni di Pescara e L'Aquila, dove il servizio viene svolto rispettivamente dalla Tua, società interamente pubblica, e dall'Ama, società in house: Teramo e Chieti devono rapportarsi con società private rispetto le quali è più delicata l'adozione di un Pef. A questo si aggiunge il problema, ormai annoso, di un chilometraggio che le due amministrazioni ritengono insufficiente rispetto alle reali esigenze dei territori. «Crediamo che sia ora di colmare questa disparità - ha aggiunto l'assessore Maranella - e per questo chiediamo alla Regione la convocazione di un incontro urgente in cui affrontare le diverse problematiche».