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Data: 04/01/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Autostrade: polemica per il miliardo al gruppo Toto. Acerbo attacca: «Gigantesco premio a un’azienda sotto inchiesta»

L’AQUILA Oltre un miliardo di euro, per la precisione 1,15, destinato alla messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi A24 e A25, anche attraverso la realizzazione di un sistema di monitoraggio dinamico. Fondi che il governo ha inserito nelle schede progettuali inserite nel Recovery plan. La società che gestisce le tratte, Strada dei Parchi Spa, del gruppo Toto, dice di non aver avuto alcuna interlocuzione con il governo e che si tratta per ora di una semplice scheda progettuale. Per Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, si tratta invece di «un gigantesco premio a un concessionario sotto inchiesta». «Si dà il caso – dice Acerbo - che la Toto holding e la controllata Strada dei Parchi siano al centro di inchieste di varie procure della repubblica abruzzesi per responsabilità relative alla mancata manutenzione e i problemi di sicurezza derivanti. Nonostante gli utenti paghino da anni i pedaggi più alti d’Italia le infrastrutture autostradali sono in stato di gravissimo deterioramento. Invece di provvedere alla revoca della concessione, il governo si prepara a regalare una quantità enorme di denaro pubblico al gruppo Toto. I costi della manutenzione debbono ricadere sulla collettività mentre il concessionario ha incassato per anni i pedaggi e ha potuto fare lavori in house? ». Il tema della messa in sicurezza delle tratte è aperto dal 2009, da quando, cioè, dopo il sisma, si è posta la questione di adeguare i viadotti e le gallerie. Operazione che è stata contabilizzata in 3 miliardi (2 pubblici e uno a carico del privato), ma il nuovo piano economico e finanziario (Pef) che dovrebbe sostanziare gli investimenti è al palo da lunghissimo tempo. Tanto da aver richiesto la nomina di un commissario statale. Questi fondi, però, non c’entrano nulla con il Pef e soprattutto non è affatto detto che vadano a dama. «Abbiamo la sensazione – conclude Acerbo - che con la scusa dell’adeguamento antisismico si sta mettendo a carico della collettività tutta la mancata manutenzione ».


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