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Data: 28/10/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Autostrade, la protesta si spacca «Da Vicovaro a Roma non è zona montana»: alcuni dei sindaci anti-rincari vogliono così far gravare i costi soltanto sull’Abruzzo.

Ma anche per la ferrovia da Roccasecca arrivano contestazioni: «Va chiusa». Da Sora lamentano lunghe soste ai passaggi a livello


Arrivano notizie non buone per quanto riguarda i collegamenti della Marsica con Roma e con la Ciociaria. E arrivano tutte dalla parte laziale. Dalle cronache romane giunge la notizia abbastanza sottaciuta fino a ieri che i 108 sindaci che si stanno battendo contro i costi dell'Autostrada dei Parchi, che rischiano di aumentare a breve, chiederanno non solo rassicurazioni sugli interventi di messa in sicurezza ed adeguamento antisismico delle due autostrade con un maxi progetto da 722 milioni di euro di lavori da eseguire in tre anni ma anche il declassamento di alcune tratte. Per esempio che non sia considerata autostrada montana, quindi soggetta a tariffe più alte, il tragitto che da Roma raggiunge Vicovaro e, sopratutto, che non sia più conteggiato nel pedaggio la tratta Grande Raccordo Anulare-Verano, che i pendolari dell'A24 pagano mentre chi arriva al Gra da Roma non paga.
Lo spacchettamento rischia di mettere fuori gioco gli interessi degli abruzzesi? Chi arriva da Avezzano o da Carsoli in verità vorrebbe che la trattativa fosse unitaria tenendo presente che d'inverno il costo dell'autostrada grava su tutti e dunque l'abbassamento dei costi dovrebbe interessare tutti i pendolari in un discorso generale che non veda penalizzato alcuno, anche alla luce de fatto che la ferrovia è praticamente inutilizzabile per la lentezza e per i costi e visto anche che, recentemente, alle prime nevicate è stata chiusa.
Ma non giungono buone notizie neanche dal versante laziale della Avezzano-Roccasecca: da Sora arriva una lamentela generalizzata sul web per i passaggi a livello chiusi per quasi 20 minuti facendo tornare alla ribalta il dibattito sulla necessità di mantenere attiva la linea ferroviaria «non particolarmente utilizzata» dicono dal versante laziale. In Valle Roveto invece il treno della Valle è l'unica possibilità data agli studenti delle Superiori di arrivare ad Avezzano da Balsorano e dai centri della Valle. «È arrivato il momento di trovare una soluzione- lamentano molti cittadini sui social network- e sopprimere definitivamente questa tratta che comporta soltanto costi inutili e soprattutto crea inquinamento atmosferico trattandosi di treni vecchi e di una linea non elettrificata». E ancora: «Io abito vicino il passaggio a livello- scrive una signora- e osservo tutti giorni il treno passare: a malapena ci sono tre o quattro persone, sia in una direzione che nell'altra, quindi non riesco davvero a capire a che cosa serva».


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