L'AQUILA I primi test, sebbene parziali, possono essere definiti confortanti. Per il momento non sono emerse criticità dalle verifiche all'interno del traforo del Gran Sasso, lungo l'A24. Indagini imposte dal ministero delle Infrastrutture dei Trasporti per tentare di rimandare a settembre-ottobre il lavaggio preventivo delle gallerie necessario per i controlli trimestrali più approfonditi. Come spiega al Messaggero l'ingegner Placido Migliorino, del Mit, «per il momento sono stati esaminati 4 chilometri sui 40 totali delle strisciate georadar previste per entrambe le gallerie». Insomma, siamo solo al 10 per cento del lavoro ma, come spiega Migliorino, «lo spessore della calotta è quello atteso, ovvero intorno agli 80 centimetri. Per ora non sono emersi vuoti, ma solo delle criticità locali da valutare più attentamente. Sì, i primi risultati sembrano essere confortanti, ma sono parziali. Non si può escludere, in linea teorica, che possa essere stata analizzata solo una zona buona. Prima che le operazioni non abbiano riguardato il 50 o 60 per cento del totale, con 20 o 30 chilometri esaminati, i risultati non potranno essere considerati significativi». Ovviamente i test andranno condotti fino alla fine.
L'obiettivo del Mit, che sta conducendo i test insieme all'Università di Chieti-Pescara e con la collaborazione di Strada dei Parchi, è dimostrare la sicurezza del transito in galleria in modo tale da rimandare a settembre i controlli più approfonditi. Il lavaggio, infatti, secondo Asl e Regione nasconde dei possibili rischi per l'inquinamento della falda acquifera e per questo necessita della sospensione dell'erogazione idrica, impensabile in piena stagione balneare. Condizione per il rinvio, ricorda però Migliorino, è che il transito in galleria sia assolutamente sicuro. Qualche problema è sorto sui tempi: ci si aspettava che i controlli di questi giorni procedessero più speditamente, ecco perché oggi arriveranno da Genova altre tre squadre. Questo comporterà un allungamento degli orari di chiusura. Strada dei Parchi, infatti, ieri ha comunicato che per proseguire le «urgenti e inderogabili verifiche tecniche», la tratta tra Assergi e San Gabriele sarà chiusa non più fino alle sei del mattino, ma fino alle nove. Per i veicoli provenienti dall'Aquila, dall'A25 e da Roma, diretti verso Teramo, sarà disposta l'uscita obbligatoria ad Assergi. Per le lunghe percorrenze e per i mezzi pesanti diretti a Teramo si consiglia di usare l'A25 e poi proseguire lungo l'A14. In alternativa è possibile procedere lungo la statale 80 per il valico delle Capannelle.
Buone notizie, invece, per l'A14: nel weekend riaprirà a doppia corsia il tratto compreso tra i caselli di Val Vibrata e San Benedetto, anch'esso interessato dai sequestri delle barriere di protezione finite nell'inchiesta della procura di Avellino dopo la tragedia del 2013 sull'A16.