Data: 11/04/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Autoporto fermo, a rischio 11 imprese Allarme del sindaco Di Girolamo: «La Regione non decide sulla riconversione e noi perdiamo possibili posti di lavoro»
ROSETO «L'autoporto di Roseto è ancora bloccato. Ho mandato tempo fa in Regione la richiesta di insediamento di ben 11 aziende, tra grandi e piccole, ma nulla. Sarebbe un'occasione persa per lo sviluppo lavorativo della città». Non nasconde amarezza e delusione il sindaco Sabatino Di Girolamo per l'atteggiamento della giunta regionale guidata dal presidente Marco Marsilio. L'attuale giunta regionale ha annullato la legge regionale della precedente giunta guidata da Luciano D'Alfonso che avrebbe accelerato la riconversione dell'autoporto da zona agricola a zona produttiva, oltre a sbloccare l'insediamento di eventuali aziende. «La giunta regionale precedente aveva definito tutto», precisa Di Girolamo, «ma secondo l'attuale giunta i termini non sono apparsi idonei e siamo tornati al punto di partenza». Un tema, quello dell'autoporto, sul quale il primo cittadino ha puntato fin dall'inizio del suo mandato, ma dopo cinque anni la situazione è sempre la stessa e le 11 aziende rischiano di insediarsi in un altro comune. Lo scorso anno ci sono stati tre incontri tra il sindaco Di Girolamo, il suo collega di San Salvo, i tecnici della Regione per sollecitare una definizione della partita ai fini della riconversione delle aree che ospitano gli autoporti di Roseto e San Salvo. «A San Salvo sono andati avanti», spiega Di Girolamo, «e infatti a breve si insedierà il colosso Amazon, mentre qui è tutto fermo». Di contro la Zes (zona economica speciale) per l'autoporto di Roseto è stata istituita, e per sette anni, prorogabili, vengono garantiti incentivi in forma di credito d'imposta per le aziende già presenti nell'area beneficiaria o interessate a insediarsi. Nelle zone economiche speciali le imprese, che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale, possono usufruire di alcune agevolazioni come un credito d'imposta nella misura massima del 20% per le piccole imprese, del 15% per le medie imprese e del 10% per le grandi imprese, oltre ad agevolazioni sugli investimenti relativi all'acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie. «E' evidente che se la partita sull'autoporto rimane aperta», conclude Di Girolamo, «Roseto non potrebbe beneficiare in alcun modo dei vantaggi dell'istituzione della Zes nella quale, appunto, l'autoporto è inserito, se la Regione non si muove». In consiglio comunale il consigliere d'opposizione Enio Pavone ha punzecchiato più volte il primo cittadino sull'autoporto, affermando che le richieste di insediamento delle aziende sarebbero in realtà farlocche.
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