Data: 22/12/2024
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE |
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Autisti senza stipendio e tredicesima, monta la protesta: "La dignità calpestata"
"Pagate gli stipendi, è un diritto, non una concessione": la rabbia dei sindacati contro una gestione definita fallimentare Un nuovo capitolo di tensione si apre nel trasporto pubblico regionale: gli autisti dei mezzi pubblici del Molise denunciano la mancata erogazione degli stipendi relativi ai mesi di ottobre e novembre, oltre alla tredicesima mensilità. Una situazione che getta nell'incertezza economica decine di famiglie e accende i riflettori su una gestione considerata “fallimentare e irrispettosa” da parte delle aziende e delle istituzioni coinvolte. Le segreterie regionali di FILT-CGIL, FIT-CISL, FAISA CISAL e UGL Autoferro non hanno risparmiato parole dure nei confronti sia delle aziende di trasporto pubblico che del Governo regionale. “È inaccettabile che lavoratori che garantiscono un servizio essenziale per i cittadini e gli studenti siano costretti a vivere senza certezze economiche,”hanno dichiarato i rappresentanti sindacali in un comunicato diffuso oggi. Secondo i sindacati, le aziende di trasporto pubblico stanno dimostrando una gestione inefficiente e irresponsabile, ignorando i diritti fondamentali dei propri dipendenti. La critica si estende anche al Governo regionale del Molise, accusato di essere complice con il proprio immobilismo. “Mentre i dirigenti delle aziende e i rappresentanti istituzionali percepiscono regolarmente i loro compensi, gli autisti, che ogni giorno tengono in movimento la nostra regione, vengono trattati come numeri sacrificabili,” si legge nel comunicato. “È un affronto alla dignità dei lavoratori e delle loro famiglie.” I sindacati chiedono con forza un intervento immediato e deciso: le aziende inadempienti devono essere rimosse dalla gestione del servizio pubblico, mentre il Governo regionale deve assumersi le proprie responsabilità, garantendo il pagamento puntuale degli stipendi. “Le famiglie degli autisti meritano risposte, non promesse vuote,” sottolineano i rappresentanti sindacali. Il comunicato si chiude con un appello accorato all’opinione pubblica: “Il trasporto pubblico in Molise si regge sul sacrificio e sul senso del dovere di lavoratori che, nonostante tutto, continuano a svolgere il proprio compito con dedizione. Non si può più tollerare questo disprezzo verso chi contribuisce quotidianamente al funzionamento della nostra comunità.” Le sigle sindacali ribadiscono la necessità di restituire dignità ai lavoratori e di garantire il rispetto dei contratti. “Pagate gli stipendi. È un diritto, non una concessione,” è il grido unanime che chiude un documento che non lascia spazio a dubbi: la pazienza è finita. |
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