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Data: 25/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Autista Tua aggredito alla guida: «Colpito alla testa da una donna»

Via Gran Sasso. Conducente picchiato da una passeggera con un borsone per una fermata saltata
Il bus sbanda e arriva la polizia. Scoppia la polemica sulla sicurezza, i sindacati chiedono più tutele


PESCARA Un colpo secco alla testa con un borsone. Con forza e mentre l'autobus è in movimento con decine di utenti a bordo. Il mezzo sbanda leggermente, ma la vittima ancora stordita fa appena in tempo a sterzare per evitare che si consumi una tragedia. «Ci è mancato poco, per fortuna per strada non c'erano pedoni, biciclette o monopattini», racconta l'autista della Tua (che per ragioni di privacy ha chiesto di mantenere l'anonimato), bersaglio di un'aggressione violenta alla guida lungo il percorso di linea Sant'Eufemia-Pescara. A scatenare la ferocia, fisica e verbale, è una passeggera che adesso sarà denunciata dall'azienda di trasporto abruzzese per interruzione di servizio pubblico.Il grave episodio risale a lunedì scorso, intorno alle 10 del mattino, mentre il bus stava transitando su via Gran Sasso. «Ero alla guida dell'autobus proprio alle porte del terminal bus di Pescara, quando una donna ha iniziato a urlare perché non mi sarei fermato per permettere la discesa di un passeggero», racconta il conducente della Tua, «le ho fatto notare con gentilezza che nessuno aveva prenotato la fermata del mezzo, ma la signora che fin da subito ha mostrato atteggiamenti aggressivi ha iniziato a insultarmi pesantemente. Proprio in quel frangente e senza avere il tempo di capire cosa stesse per succedere, mi ha colpito violentemente alla testa con un borsone». In difesa del dipendente della Tua è subito accorso un altro passeggero, che ha evitato il peggio provando a fermare la donna, ma che è stato a sua volta aggredito. A intervenire per la lite sull'autobus sono stati anche i poliziotti della squadra Volante, coordinati dal dirigente Pierpaolo Varrasso, che hanno provveduto a identificare la passeggera su di giri e a riportarla alla calma, non senza difficoltà. L'autista, invece, pur lamentando dolore alla testa, non si è fatto refertare in ospedale.«È stato un atto brutale», rimarca a freddo Alex Orlandi, segretario regionale del sindacato Orsa trasporti, «non è sfociato in sciagura solo grazie all'esperienza di lungo corso del conducente, che è riuscito a mantenere il sangue freddo e a non perdere il controllo del mezzo». Ma il caso non è isolato, al punto che Orsa trasporti segnala «almeno tre episodi con protagonista la stessa donna, che già in altre occasioni si è scagliata per fortuna soltanto verbalmente contro gli autisti in servizio, inveendo contro di loro con rabbia». Circa due anni fa a Giulianova il precedente più eclatante, con un autista preso a pugni. «Questo lavoro è diventato una guerra», lamenta Orlandi, «ogni giorno riceviamo una segnalazione più o meno violenta o pesante per i problemi registrati dai dipendenti della Tua in servizio a causa degli utenti degli autobus. Purtroppo siamo il front-office dell'azienda: le persone se la prendono con noi per tutte le inefficienze del servizio, dai ritardi delle corse alla mancata informazione per le variazioni delle tratte». Di qui la richiesta, rivolta ai prefetti abruzzesi, alla Regione e ai responsabili Tua «per chiedere una rapida mobilitazione per garantire la sicurezza a bordo degli autobus». «Servono investimenti strutturali finalizzati alla tutela dei dipendenti e degli utenti», è la proposta del sindacalista Orlandi, «mediante l'istituzione di telecamere, protezioni per il posto guida e presenza massiccia di personale aziendale di controlleria. Esprimo profonda solidarietà a tutti i lavoratori aggrediti nell'espletamento delle loro mansioni, augurandomi che non si trovino più in situazioni di pericolo per la loro incolumità psicofisica, ma soprattutto che non siano mai più costretti a rincasare con segni tangibili di violenza e a dover spiegare alla propria famiglia che si voleva solo fare il proprio lavoro».


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