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Data: 03/05/2023
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE
    IL QUOTIDIANO DEL MOLISE

Atm Molise: “La regione condannata a risarcirci di oltre un milione di euro”

“Dopo i recenti (ed ennesimi) provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria -si legge in una nota di Atm Molise- sentiamo l’impellente esigenza di rivolgerci agli organi di stampa, rompendo il silenzio da tempo tenuto da questa impresa, nonostante gli attacchi diffamatori subiti da parte di più soggetti in evidente combutta tra loro e ci riferiamo ai sindacati e all’amministrazione regionale. Dobbiamo però ora necessariamente rispondere alle accuse di chi ci ha addirittura tacciato di incapacità imprenditoriale in relazione al tema del ritardo nel pagamento degli stipendi ai nostri lavoratori, all’atteggiamento in malafede di un personaggio politico il quale ha dimostrato un feroce accanimento contro l’ATM in diverse trasmissioni televisive, comunicati stampa, congressi sindacali e convegni vari, nel corso dei quali si è fatto vanto del pagamento degli stipendi ai dipendenti in sostituzione dell’azienda. Costui ha però taciuto che tale modalità di intervento costituisce uno strumento ordinario e previsto dalla legge, tra l’altro già adoperata anche in passato. Il soggetto in questione, inoltre, sfugge alle proprie responsabilità, omettendo totalmente di rappresentare un elemento fondamentale: se solo la Regione non trattenesse le ingenti somme dovute all’azienda, non onorando quanto previsto dal contratto tra le parti, ATM sarebbe nelle condizioni di rispettare con estrema puntualità i propri impegni nei confronti dei lavoratori. Proprio a questo proposito evidenziamo che il Tribunale di Campobasso ha emesso un’ulteriore sentenza che accoglie le richieste di ATM e che vede soccombente la Regione, in perfetta continuità con le precedenti decisioni già assunte, oltretutto confermate dal Giudice di Appello. Il Tribunale di Campobasso, infatti, nella giornata di ieri ha pubblicato la sentenza allegata con la quale ha condannato la Regione Molise a corrispondere ad ATM la più che significativa somma di euro 825.042,71, per il solo anno 2017, oltre interessi moratori ex D.Lgs n. 231/2002 e spese legali, a titolo di contributi CCNL regolarmente pagati da questa impresa ai propri lavoratori ed illegittimamente trattenuti dall’Ente dal 2015 e fino al 2023. Restano a credito dell’ATM le annualità dal 2018 al 2023 per un importo di circa 6 milioni di euro. Tale pronuncia si pone nel solco di quelle già rese sulle annualità precedenti al 2017 ed anticipa, in costanza di giurisprudenza, quelle, in corso di pubblicazione, sulle annualità future. Ciò che più conta, la sentenza ci consente di provare con l’avallo dell’Autorità Giudiziaria quello che questa azienda sostiene da anni: il “tema” del ritardo nel pagamento degli stipendi ai nostri lavoratori dipende unicamente dagli inadempimenti della Regione Molise che, da un lato, trattiene indebitamente somme che devono essere corrisposte all’impresa, dall’altro fa campagna elettorale a spese dell’impresa stessa. E’ ormai fin troppo chiaro, infatti, che l’Ente utilizza somme che dovrebbero essere corrisposte ad ATM per procedere ad un pagamento in sostituzione che non avrebbe ragione di esistere se questa azienda fosse messa nelle condizioni di disporre dei propri crediti, senza subire difficoltà finanziarie che dipendono solo ed unicamente da una volontaria ed illegittima posizione della Regione, che è causa anche di ingenti danni erariali. Ci auguriamo che questa situazione possa essere finalmente risolta ed invochiamo ancora una volta l’intervento di tutte le Autorità competenti, compresa la Corte dei Conti, che in sede di parifica al bilancio regionale, ha già rivolto un preciso monito alla Regione proprio in ordine all’illegittimo trattenimento dei contributi CCNL, auspicando che presto possa agire anche in relazione al danno erariale già prodotto, recuperandolo direttamente dalle tasche di chi lo ha causato e che continua immotivatamente e in maniera scriteriata a caricare le casse pubbliche di interessi moratori e spese legali che potrebbero essere impiegati in maniera più profittevole per la collettività. L’Amministrazione non agisce correttamente, diffonde solo colossali bugie, adottando comportamenti connotati da circostanze non veritiere nei confronti dei nostri lavoratori, dei sindacati e degli utenti molisani, discreditando in tutti i modi e con pervicace cattiveria questa Società: e ciò evidentemente al solo fine di poter consentire all’Assessore Pallante di trarre il proprio illegittimo vantaggio politico, in spregio alla verità delle cose”.


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