Data: 23/11/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Asse attrezzato, via libera del ministero all'assegnazione definitiva all'Anas
Sarà un intervento legislativo mirato a spianare la strada verso la completa acquisizione dell'asse attrezzato Pescara-Chieti da parte di Anas, che ha in carico l'infrastruttura a titolo provvisorio dal 1997. La norma da approvare, secondo il ministero delle Infrastrutture, consentirà di risolvere le partite debitorie con i proprietari dei terreni espropriati e con l'impresa costruttrice, nel frattempo fallita, che si trascinano da anni. Un totale di circa 14 milioni che, in base a sentenze ormai definitive, qualcuno dovrà tirar fuori per consentire ad Anas di diventare proprietaria dell'asse attrezzato senza accollarsi i vecchi debiti. Un conto salato che, essendo riconducibile a vecchie gestioni del Consorzio industriale di Pescara e a più recenti legislature regionali, neanche le attuali amministrazioni intendono accollarsi. Il peso più rilevante è quello degli espropri: i proprietari dei terreni acquisiti dal Consorzio a partire dal 1969 hanno rivendicato un valore superiore di almeno dieci volte rispetto a quanto all'epoca valutato, ottenendo ragione dalla corte d'appello dell'Aquila nel 2001, con una sentenza che ha liquidato 12 milioni esatti. A questi vanno aggiunti il milione e trecentomila euro di crediti vantati dall'impresa Farsura, nel frattempo posta in liquidazione, e i 580 mila euro per gli espropri relativi ai lotti di completamento. L'incontro decisivo per disincagliare una partita che si trascina da anni si è svolto alla fine di ottobre al ministero, presenti per la Regione Abruzzo il direttore generale Antonio Sorgi e la responsabile degli affari generali Barbara Morganti. Ieri la risposta del ministero comunicata al presidente della regione Marco Marsilio: si riconosce in pratica il valore generale dell'infrastruttura stradale, oggi largamente utilizzata per la mobilità interna all'area metropolitana e per i collegamenti con Pescara dovuti a ragioni di affari e turismo. Condizioni che giustificano ampiamente l'assegnazione definitiva ad Anas. Purché qualcuno saldi i vecchi debiti. |
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