Data: 22/01/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Aspi scopre le strategie: «A14, niente terza corsia» `L’ad Tomasi ha svelato il piano industriale «L’intervento non c’è, ma fra 5 anni chissà». Il programma per la sicurezza va avanti «Barriere comprate, attendiamo il via libera»
L'AQUILA «Il potenziamento dell'A14 non è inserito nei nostri interventi». E' stato l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi, a fornire un elemento di chiarezza decisivo sulla tanto invocata realizzazione della terza corsia lungo la dorsale adriatica, e quindi anche abruzzese, dell'A14. A favore di quest'opera si sono spesi, nel tempo, anche i governatori. Compreso Marco Marsilio, spinto soprattutto dalla situazione di emergenza che si è creata in modo particolare la scorsa estate, quando a causa delle limitazioni allora imposte dalla Procura di Avellino che indaga sulle barriere di protezione, si crearono code chilometriche. Circostanza che ha portato Aspi a mettere in piedi un piano articolato per la loro sostituzione che proprio ieri Tomasi ha confermato. L'ad ha parlato nel corso della conferenza stampa convocata per presentare il piano industriale 2020-24. Sollecitato proprio sul tema A14, ha detto: «Il potenziamento non è inserito, ma questo non vuol dire che nella prossima rivisitazione del piano, che ricordo viene approvato ogni cinque anni, non si possa farlo. Il problema è di pianificazione: è necessario che noi ne abbiamo una di medio-lungo termine per essere certi di intervenire su tutti quelli che sono gli asset del Paese. E' importante che quello che abbiamo definito oggi incominci ad accadere». A questo proposito Tomasi ha citato il caso della Gronda di Genova: «Oggi è un'opportunità persa: se ci fosse stata, e sarebbero serviti 10 anni, una serie di problematiche non esisterebbero. Lo dico senza dare colpe a nessuno. Il sistema Paese deve avere la capacità di mettere a terra quello che pianifica». |
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