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Data: 04/01/2025
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Anno nuovo, scioperi vecchi: solo a gennaio saranno 45. Il 10 venerdì nero dei trasporti

LA MOBILITAZIONE
ROMA Con il nuovo anno non diminuisce il numero di scioperi, anzi. Solo in questo mese di gennaio, secondo il Garante per le proteste, sono previsti 45 stop, per lo più indetti da sindacati autonomi o minorI, oppure su base locale. Ma ci sono anche proteste nazionali rilevanti. I trasporti restano i protagonisti della protesta, e quindi dei disagi. Venerdì prossimo, 10 gennaio, si fermeranno i lavoratori Rfi, gli addetti del trasporto pubblico locale (Tpl) e alcuni lavoratori negli aeroporti. Si preannuncia così un nuovo caos negli spostamenti in tutte le principali città italiane.
LA TENDENZA
Il trend, come detto, prosegue rispetto a quanto visto lo scorso anno. In tutto nel 2024 sono stati 1.603 gli scioperi proclamati e 981 revocati, per un totale di 622 mobilitazioni, un po' più di una e mezzo al giorno, o di 51 al mese, secondo i numeri forniti dal Garante per gli scioperi. Il 2024 ha così registrato un aumento delle giornate di protesta rispetto al 2023 (quando ne erano state proclamate 1.647 e revocate 1.064, per un totale di 583, circa 48 al mese), ma soprattutto l'inasprimento dello scontro sindacati-governo. Protagonista per quest'ultimo il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, perché è proprio sul trasporto che il confronto si è fatto duro, tra precettazioni (tre volte) e relativi ricorsi al Tar (una volta su tre vinto dai sindacati). Solo nel settore ferroviario si sono registrati 50 scioperi, per lo più di uno o due giorni, proclamati dalle sigle sindacali (sempre in netta minoranza quelli nazionali o dei sindacati maggiori come Cgil, Cisl e Uil). Di questi la metà tra venerdì e lunedì. Insomma, c'è stata praticamente una protesta ogni due fine settimana. I sindacati chiedono di aumentare salari e pensioni al passo con l'inflazione, ma anche i fondi per sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. Nei trasporti, poi, il focus è su precarietà, sfruttamento, licenziamenti, poca sicurezza (che produce morti e feriti) e stipendi bassi. Ma tra le sigle la big Cisl di Luigi Sbarra ha avuto un approccio più dialogante con il governo e le istituzioni locali.
Tornando agli scioperi dei prossimi giorni, per chi deve spostarsi via mare, la data da segnare è quella dell'8 gennaio, quando a protestare saranno i rimorchiatori napoletani (dalle ore 12.00 dell'8 gennaio alle ore 12.00 del 9), e i lavoratori di Caronte & Tourist isole minori e Siremar. Venerdì 10 ci sarà poi la protesta nazionale di 24 ore dei lavoratori Rfi, mentre il Tpl farà i conti con lo stop nazionale di 4 ore dei lavoratori. A scioperare saranno anche gli addetti di Ferrovie della Calabria, quelli del trasporto ferroviario di Firenze e provincia e di Trenitalia Abruzzo.
IL CALENDARIO
A Roma la sigla sindacale Faisa Confail ha indetto una mobilitazione nazionale per i dipendenti del Tpl dalle 8.30 alle 12.30. La protesta si modulerà poi a livello territoriale e saranno coinvolte anche le reti Atac e Cotral. Sul fronte del trasporto aereo, nella stessa giornata sciopereranno anche i lavoratori di handler, della Sea spa e addetti alle pulizie. Il percorso a ostacoli su rotaia continuerà il 21 gennaio con lo sciopero delle ferrovie Appulo Lucale e di Ferrovie del Sud-est (Bari, Taranto e Lecce). Poi il 25 e 26 gennaio con lo sciopero plurisettoriale nazionale di 24 ore dei lavoratori delle aziende che svolgono attività ferroviaria. Ma anche il Tpl avrà altre giornate no: a Vercelli e Biella il 21 gennaio; a Genova il 26 gennaio con lo stop dei lavoratori di Amt; a Milano, Monza e nella Brianza il 31 gennaio con la protesta degli addetti del gruppo Atm .

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