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Data: 02/01/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Ama, occupano la sede e arriva l'accordo Alla vigilia di fine anno vince la linea dura dei lavoratori: nella notte si precipitano sindaco, assessori, consiglieri e ad

L'AQUILA Una lunga trattativa notturna, per arrivare all'accordo. I 130 lavoratori dell'Ama, l'Azienda per la mobilità aquilana, partecipata al 100 per cento dal Comune e che gestisce il trasporto pubblico urbano, hanno trascorso la vigilia di San Silvestro all'interno della sede aziendale, occupata per protestare contro la decisione dei vertici di azzerare dal primo gennaio la contrattazione di secondo livello.Alla fine, con l'intervento del sindaco Pierluigi Biondi, degli assessori Carla Mannetti e Fausta Bergamotto, e dell'amministratore unico dell'Ama Giammarco Berardi, si è raggiunta un'intesa, che dovrà essere approfondita e ratificata nei prossimi tavoli. Con i 400 mila euro arrivati dalla Regione, si allontana lo spettro del taglio di 300 euro agli stipendi.

LA PROTESTA. I dipendenti della società partecipata lunedì sera, riuniti in assemblea, hanno deciso di farsi sentire, occupando la sede di Pile. A scaldare gli animi, la lettera in cui l'amministratore unico, nella stessa giornata, aveva ribadito ai sindacati che non c'era alcun accordo scritto per posticipare al 31 gennaio 2020 l'azzeramento della contrattazione di secondo livello, inserito nel piano di risanamento annesso alla ricapitalizzazione da 1 milione 300 mila euro. Un impegno che si era assunto lo stesso sindaco, disatteso però da Berardi, che aveva invece confermato tutte le nuove misure riguardanti l'organizzazione dei turni lavorativi, limitando la proroga alla parte economica.Dopo l'occupazione, i lavoratori sono stati raggiunti da sindaco e assessori, e dai consiglieri comunali Americo Di Benedetto, Elia Serpetti, Stefano Palumbo e Francesco De Santis.Con l'arrivo anche di Berardi, di cui il segretario della Filt-Cgil Domenico Fontana aveva chiesto le dimissioni, ci si è seduti attorno a un tavolo.

L'ACCORDO. Al termine di una lunga trattativa, le risultanze sono state portate all'assemblea dei lavoratori, che con 4 astensioni ha approvato l'intesa ed è stata sospesa l'occupazione della sede.Questi i contenuti dell'accordo: i dipendenti si impegnano a coprire i turni svolti in precedenza dal personale interinale non rinnovato, con una diversa organizzazione del lavoro. Si introducono 10 turni spezzati, di cui 5 così come svolti dagli interinali fino al 23 dicembre scorso e 5 con la rielaborazione dei turni dimezzati. Nei prossimi incontri Berardi sarà affiancato dalla parte politica, sindaco o assessori, ed entro il 31 gennaio le parti dovranno definire la prima fase della contrattazione di secondo livello, grazie ai 400 mila euro concessi dalla Regione.«Sarà istituito un gruppo tecnico che possa lavorare al risanamento dell'azienda», l'impegno del sindaco Biondi, «e partirà una contrattazione a più fasi».

L'AMMINISTRATORE. Berardi ha espresso soddisfazione «per la ritrovata convergenza di tutte le parti interessate verso soluzioni di buon senso, che vanno nella direzione da me indicata nella lettera del 30 dicembre». Secondo Berardi, «il fine ultimo è sempre e unicamente quello di tornare il prima possibile a una condizione di equilibrio di bilancio tale da assicurare, nell'interesse di tutte le parti coinvolte, la continuità aziendale».Per l'amministrore dell'Ama «l'apertura dei lavoratori, che hanno votato quasi all'unanimità a favore della copertura dei 10 turni spezzati, che in precedenza venivano svolti dai lavoratori interinali, prelude allo svolgimento del prossimo incontro, già convocato per l'8 gennaio, in un clima più sereno e certamente più propizio».

02 gennaio 2020 il centro


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