Data: 04/09/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Alunni pendolari: c'è il sì agli sconti per chi usa i bus. Abbonamenti mensili e annuali meno cari del 10% per 129 paesi dell'interno. La decisione presa ieri dalla presidenza del consiglio regionale aiuta la Marsica
L'AQUILA Stop all'aumento del costo degli abbonamenti del bus per gli studenti abruzzesi pendolari delle aree interne.Lo sconto del 10 per cento è stato prorogato ieri dall'ufficio di presidenza del Consiglio regionale. VOTO TRASVERSALE. «La decisione è stata presa all'unanimità», afferma il presidente, Lorenzo Sospiri, «per questo ringrazio i vice-presidenti Roberto Santangelo e Domenico Pettinari e i consiglieri segretari Sabrina Bocchino e Dino Pepe». Il provvedimento, reclamato a gran voce dai sindaci della Marsica, il territorio con il più alto numero di Comuni interessati, ripristina la riduzione del costo del titolo di viaggio nominativo, mensile o annuale, agli studenti di età compresa tra 11 e 26 anni che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico, residenti in uno dei comuni delle aree interne. IL LUNGO ELENCO. Sono 129 i centri interessati dal provvedimento che erano rimasti esclusi dai benefici al sistema del trasporto pubblico locale nelle aree interne individuati dal decreto Barca. Per un principio di equità il vecchio consiglio regionale aveva posto rimedio allargando la platea dei beneficiari.Ora, quei benefici per gli studenti pendolari delle 129 realtà montane, continueranno anche col nuovo governo regionale di centrodestra. Sul fronte pratico la riduzione dei titoli di viaggio sarà valida per l'anno scolastico 2019/2020 e verrà applicata direttamente dalla Tua (la società regionale) e dagli altri vettori del trasporto locale che agiscono in regime di concessione pubblica. «Si ricorda», spiegano all'ufficio di presidenza del consiglio, «che nessuna famiglia dovrà presentare istanze o domande per partecipare a graduatorie perché sarà compito dei vettori di trasporto pubblico locale inviare al Consiglio regionale, semestralmente, un rendiconto per il rimborso delle minori entrate». La Regione erogherà il rimborso alle società di trasporto, nei limiti delle risorse previste per ogni annualità. «È una misura di equità sociale», chiosa il presidente Sospiri, «che con favore abbiamo deciso di ripristinare proprio a sostegno di quei territori che soffrono maggiormente per la mancanza di servizi o per la difficoltà degli spostamenti e l'inevitabile spopolamento». Ma facciamo un passo indietro. L'APPELLO. A lanciare l'allarme sulla scomparsa del bonus dalle pagine de "Il Centro" è stata una mamma della Vallelonga, Laura Sanguinetti. Quel grido d'allarme della donna ha creato un'onda lunga. Alle porte della Regione, affinché fosse ripristinato lo sconto concesso dalla passata amministrazione, hanno bussato l'ex presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il consigliere provinciale, Gianluca Alfonsi, i sindaci Settimio Santilli (Celano), Marivera De Rosa (Luco dei Marsi), Velia Nazzarro (Carsoli), Rosanna Salucci (Collelongo), il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Silvano Di Pirro e Guido Pignanacci (rsu Uil della Tua). Simone Angelosante, consigliere regionale e sindaco di Ovindoli, aveva poi assicurato il rifinanziamento del "bonus per il trasporto pubblico", che ora diventato realtà. Ma ieri sera il sindaco di Abbateggio, nel Pescarese, Antonio Di Marco, ha avvertito: «Adesso è necessario attivare la verifica di tutti coloro che hanno pagato l'abbonamento a prezzo pieno e predisporre le procedure per rimborsare gli aventi diritto, così da non creare disparità». |
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