Data: 10/10/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Altri sette cantieri in A14. Restringimenti, cambi di corsie e tratti chiusi da Val Vibrata a Pescara Sud. Aumenti A24 e A25, in campo i sindaci Dai 101 primi cittadini che scrivono a Draghi e a due ministri a Pepe (Pd) che sprona Marsilio
PESCARA La settimana comincia con sette cantieri programmati in A14. Uno durerà ben cinque notti e prevede la chiusura totale di un lungo tratto dell'autostrada all'altezza di Pescara. Gli altri sei, disseminati dalla Val Vibrata a Francavilla, invece, andranno avanti dal mattino al pomeriggio, fino al 15 ottobre, con notevoli disagi per automobilisti e autotrasportatori. La mappa che pubblichiamo in alto indica i punti esatti dei cantieri diurni, partiti in realtà già da ieri e dove, inevitabilmente, si creano lunghe code. Da ventiquattr'ore infatti ci sono restringimenti e cambi di corsia ai quali, da domani, si aggiunge la chiusura totale del tratto compreso tra Pescara Ovest-Chieti-Dragonara e Pescara Sud-Francavilla. È la stessa Aspi (Autostrade per l'Italia), attraverso il proprio sito, che di recente è stato riorganizzato e arricchito di notizie, d informare gli utenti che i disagi aumenteranno. Ma andiamo con ordine.
CINQUE CHIUSURENOTTURNE IN A14. Tutti i giorni, da domani al 16 ottobre, il tratto Pescara Sud-Pescara Ovest, in direzione Ancona, sarà chiuso dalle 22 alle 6 del giorno successivo. Prima chiusura, quindi, dalle 22 di domani fino alle 6 di martedì 12 ottobre, e così via. Le cinque notti servono per l'adeguamento alla normativa europea antincendio nella galleria della Vaccari Immacolata. Questo adeguamento viene eseguito in parallelo ai lavori previsti nelle gallerie e sui viadotti, che non prevedono chiusure totali e che inoltre si svolgono solo di giorno ma senza soluzione di continuità, cioè anche di sabato e domenica.
I SEI CANTIERI DIURNI. Ecco il piano aggiornato dei cantieri, in modalità permanente, tra la Val Vibrata e Pescara Sud, da ieri fino a venerdì prossimo 15 ottobre.Il cantiere più a Nord (vedi sempre la mappa in alto) è nel tratto compreso tra Val Vibrata e San Benedetto del Tronto in direzione Ancona. Si tratta delle riqualificazione delle barriere a bordo ponte del viadotto Colonnella. Il disagio previsto è quello della riduzione della carreggiata. Spostiamoci più a Sud dove troviamo, anzi incappiamo nel secondo e nel terzo cantiere. Siamo nei tratti compresi tra Roseto degli Abruzzi e Giulianova e tra Pineto e Roseto degli Abruzzi, in direzione Ancona. In questo caso gli operaia sono al lavoro per l'ammodernamento delle gallerie San Marco e Colle Marino. I lavori comportano la deviazione di carreggiata. Passiamo così al quarto cantiere nel tratto compreso tra Atri-Pineto e Pescara Nord, direzione Pescara, dove è partito l'ammodernamento della galleria Solagne. E subito più a Sud, nel nel tratto compreso tra Pescara Nord e l'allacciamento con l'A25, in direzione Bari, c'è il quinto cantiere per l'ammodernamento della galleria Cappelle. Sesto e ultimo. Infine, nel tratto compreso tra Pescara Ovest e Pescara Sud e sempre in direzione Bari, troviamo il setto cantiere diurno per l'ammodernamento delle galleria Colle Moretto. Anche in questi tre ultimi cantieri è previsto lo scambio di carreggiata. Infine slittano ancora i lavori sul viadotto Vallelunga, nel Pescarese.
AUTOSTRADA PER ROMA. Una chiusura è infine prevista anche sull'A25 dove il casello di Cocullo, in entrata, sarà interdetto al traffico dalle 6 di domani alle 20 di giovedì 14 ottobre. L'entrata alternativa consigliata dalla societò Strada de Parchi è quella di Pratola Peligna-Sulmona.
IN DISAGI IN AUMENTO. La prima conseguenza dei cantieri in A14 sono le code che, in termine tecnico, sono dette "turbative". E mai definizione è più azzeccata perché le code, soprattutto se ripetute, "mettono in agitazione, sconvolgono, alterano la serenità o l'equilibrio". Queste "turbative" quindi sono distinte tra feriali e festive e vanno da un minimo di due a un massimo anche di 10-12 chilometri, secondo le previsioni di Aspi.Nei casi più seri, la direzione di Tronco di Pescara, affidata di recente a Christian Tucciarone che è subentrato a Marco Perna, ha predisposto, di concerto con la polizia autostradale, un servizio con squadre addette al pronto intervento per fornire assistenza agli utenti in difficoltà con l'ausilio indispensabile della Protezione Civile. Ma dopo la pausa estiva e con la ripresa dei cantieri, all'inizio di settembre, l'Abruzzo è ripiombato nell'incubo delle code e dei ritardi. Da una parte ci sono le esigenze di Aspi (è in corso un programma di ammodernamento, su base nazionale, che interessa soprattutto gallerie e viadotti, che si protrarrà almeno per altri tre anni con un investimento di 194 milioni di euro) e dall'altra quelle di chi percorre l'autostrada, un esercito di utenti sempre più esasperati.In modo particolare sono gli autotrasportatori a pagare le conseguenze maggiori e l'annuncio di nuove chiusure e nuovi cantieri è visto come un bollettino infausto con il quale fare i conti.
Aumenti A24 e A25, in campo i sindaci Dai 101 primi cittadini che scrivono a Draghi e a due ministri a Pepe (Pd) che sprona Marsilio
L'AQUILAUn documento al premier Mario Draghi è stato inviato da 101 sindaci di Abruzzo e Lazio per «scongiurare il rincaro dei pedaggi (+34,5% dal 1° gennaio 2022) e assicurare interventi per mettere in sicurezza l'A24 Roma-L'Aquila-Teramo e l'A25 Torano-Pescara».Gli amministratori abruzzesi e laziali (vedi anche l'articolo in cronaca dell'Aquila) sollecitano innanzitutto «provvedimenti atti a bloccare i prezzi dei pedaggi ed evitare gli aumenti delle tariffe». Chiedono poi una «immediata creazione di un tavolo istituzionale» per «ridefinire i criteri di concessione autostradale con Strada dei Parchi al fine di garantire ai pendolari e ai cittadini una tariffa adeguata ad un'area interna svantaggiata; individuare provvedimenti e iniziative atti a garantire la sicurezza nei suddetti tratti autostradali; aprire un confronto sull'intera questione della mobilità generale nelle due regioni, Lazio e Abruzzo». Sindaci e altri amministratori vogliono avere «un incontro urgente con la nostra delegazione anche in vista della imminente scadenza del prossimo 31 dicembre». E tutto ciò al fine di «evitare un nuovo salasso dal 1° gennaio 2022 e il ritorno a manifestazioni e iniziative di protesta che ci vedranno determinati a tutelare i nostri territori».La nota è indirizzata anche ai ministri di Infrastrutture ed Economia, Enrico Giovannini e Daniele Franco, al commissario ad acta per A24 e A25, al commissario straordinario per la messa in sicurezza antisismica di A24 e A25 e ai presidente di Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e Regione Lazio, Nicola Zingaretti.Dal fronte regionale si alza intanto la voce del Pd che interviene con Dino Pepe: «Da gennaio 2022 sono previsti rincari record del 34,5% sui pedaggi autostradali di A24 e A25, ma la giunta Marsilio sembra non curarsene minimamente e tira dritta tra litigi interni, lotte intestine per le poltrone e ripicche tra Lega e Fratelli d'Italia, con un Marsilio sempre più nervoso e insofferente che pare rimpiangere il suo scranno romano al Senato». Così afferma l'ex assessore regionale che ora è all'opposizione come vice capogruppo del Pd che attacca duramente la maggioranza di centrodestra sul delicato tema degli aumenti molto alti sulle autostrade abruzzesi.«Lo scorso mese di giugno» continua il consigliere regionale, «fu approvata all'unanimità in seconda commissione una mia risoluzione che chiedeva l'attuazione di misure urgenti per la riduzione dei pedaggi a causa dei cantieri in corso sull'Autostrada A/24 Teramo-Roma. Ma da quel momento la giunta Marsilio non ha avviato alcuna interlocuzione con la società Strada dei Parchi, con Anas né tantomeno con i ministeri competenti. E oggi raccogliamo i frutti di questo immobilismo politico e amministrativo», afferma infine Pepe.
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