Data: 25/02/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Allarme dei dipendenti: «L'Ama è a rischio» I sindacati alla municipalizzata: «Bus vecchi, il servizio è un calvario. Attivare subito i mezzi elettrici»
L'AQUILA «Subito l'attivazione dell'intero parco mezzi elettrici». Lo chiedono i lavoratori dell'Ama, la municipalizzata aquilana del trasporto pubblico, che temono per la tenuta aziendale se non si mettono in campo tutti gli obiettivi del piano di ristrutturazione approvato tre anni fa. Su 18 autobus elettrici in dotazione, infatti, solo 3 sono in funzione, gli altri rimangono fermi per la mancanza di una centrale elettrica per la ricarica. Una situazione di stallo che viene denunciata dalla Rsa di Filt Cgil e Fit Cisl e dai consiglieri comunali del gruppo del Passo Possibile. «Ci preoccupa il trascorrere del tempo senza assunzione di scelte necessarie», dicono i rappresentanti sindacali Valerio Masciovecchio e Venturino Di Marzo. «Abbiamo segnalato all'assessore alla Mobilità le apprensioni circa la tenuta dell'azienda rispetto a condizioni di contesto enormemente mutate. Costi energetici e materiali di consumo esplosi e fuori controllo, impossibilità di mettere in servizio gran parte del parco mezzi elettrici, sostituzione del personale di officina e viaggiante come da contratto di espansione da noi sottoscritto. Come sempre ci muove il fine di rendere un servizio migliore, ci preme che l'azienda sia capace di non tradire la sua mission e che, allo stesso tempo, garantisca lavoro dignitoso ai propri dipendenti». Secondo i due sindacati «alcune risposte devono avere il carattere dell'urgenza. Va svolto il concorso per meccanici e autisti e va trovata la soluzione tecnica per mettere in servizio l'intero parco autobus elettrici. L'azienda ha bisogno di risposte ora. Bene i progetti futuri, gestione del terminal compresa. Per realizzarli però va garantita una ordinaria quotidianità che non può ogni giorno essere caratterizzata dall'emergenza. È divenuta una corsa ad ostacoli garantire il servizio. Mezzi vecchi, carenza o impossibilità di manutenzione. Un vero calvario. E mentre i lavoratori con responsabilità e con mille difficoltà continuano ad adoperarsi, in città si manifesta la necessità di un servizio da migliorare». Nel frattempo, le altre sigle sindacali Uil, Ugl e Faisa hanno proclamato lo stato di agitazione, come ricordano i consiglieri comunali di opposizione Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni: «Una situazione diventata oramai insostenibile, nonostante le numerose segnalazioni inviate all'azienda e le diverse richieste d'incontro per affrontare le diverse problematiche, sempre rimaste inevase, col risultato che decine di corse saltano, lasciando a piedi utenti, perlopiù anziani e minorenni».
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