Data: 02/01/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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All’Ama fine anno di passione ma la vertenza pare sbloccarsi. È stato ripristinato, in sostanza, l’accordo già sancito lo scorso 15 novembre. Via a turni aggiuntivi ma almeno la parte economica della contrattazione di II livello non è stata toccata
Turni aggiuntivi dal primo gennaio ma almeno la parte economica della contrattazione di secondo livello non è stata toccata. Sono stati giorni di passione per i lavoratori dell’Ama culminati con l’occupazione dell’azienda e della stanza dell’amministratore e, alla fine, Gianmarco Berardi pur palesando di nuovo in una lettera la sua posizione, è stato costretto a cedere. Il sindaco Pierluigi Biondi parla oggi di obiettivi importanti raggiunti perAmacon un lavoro degli ultimi mesi evidente. Il primo cittadino parla genericamente di malintesi e di posizioni ora finalmente ridefinite. All’assemblea in azienda dopo la decisione dell’occupazione c’erano tutti, assessori Mannetti e Bergamotto compresi, oltre a diversi consiglieri e chiaramente all’amministratore arrivato dopo. È stato ripristinato, in sostanza, quell’accordo che era stato già sancito lo scorso 15 novembre. L’accordo in Ama è stato raggiunto al termine di una notte movimentata. Una protesta clamorosa scatenata dopo la volontà espressa dall’azienda nei giorni precedenti (missiva del 27 dicembre) di azzerare la contrattazione di secondo livello dal 1 gennaio. L’accordo ottenuto prevede che i lavoratori coprano i turni svolti in precedenza dal personale interinale non rinnovato con un’organizzazione diversa del lavoro specificata con nota aziendale del direttore Michilli il 27. Ci sono ora 10 turni spezzati di cui 5 come quelli svolti dagli interinali sino al 23 dicembre e 5 con la rielaborazione dei turni dimezzati. Entro il 31 gennaio 2020 le parti dovranno definire la prima parte di contrattazione. C’è una base buona: i 400mila euro ottenuti dalla Regione con il bilancio di previsione e una parte ricavata dalle economie ottenute con il piano di razionalizzazione dell’azienda. Un gruppo tecnico di lavoro avrà lo scopo di armonizzare il piano di risanamento annesso alla delibera che ha dato l’ok all’addendum e quello che sta alla base della ricapitalizzazione decisa dal Consiglio comunale con 1 milione e 300 che prevede però il taglio per i lavoratori di 300-400 euro dallo stipendio. Dopo questo lavoro si potrà completare la contrattazione. I lavoratori, occupando l’azienda, hanno riempito la sede di cartelli con scritte rivolte all’amministratore accusato di protagonismo. Contro Berardi, che non è stato commissariato a parole ma forse poco ci manca, i toni sono stati altissimi. Non gode più, in sostanza, della fiducia di sindacati e lavoratori. I sindacati erano arrivati addirittura a chiederne senza mezzi termini le dimissioni e la sua posizione rimane sulla graticola. Non resta che attendere l’esito della contrattazione. Il primo cittadino si era infuriato dopo la nota aziendale che annullava la contrattazione e aveva richiamato l’Au a rispettare gli impegni. Ma Berardi, pur aprendo, ha sempre ribadito che non esisteva traccia di quell’accordo. Politicamente è espressione della Lega e sono ben noti i problemi tra il sindaco e il partito con la crisi di maggioranza in corso.
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