PESCARA Cresce del 6.2 per cento rispetto al 2018, il dato del traffico passeggeri all'Aeroporto d'Abruzzo che, tra i mesi di gennaio e luglio di quest'anno, ha visto il transito di ben 411.000 passeggeri, tra italiani e stranieri. Un dato positivo, rafforzato dalla paventata perdita di passeggeri legata alla chiusura dello scalo di Linate per tre mesi, fino al prossimo 25 ottobre, che ha comportato la perdita di quattro voli al giorno da e per Pescara, per una rotta che registra 4/5 mila passeggeri al mese. «Chiudiamo luglio con un risultato storico», ha commentato il presidente della Saga, Enrico Paolini, «recuperando la perdita da Linate di migliaia di passeggeri e aumentando di un ulteriore 6.2 per cento su luglio 2018. Per noi è una grande soddisfazione, un successo che spiega anche la ripresa del turismo nella nostra regione Abruzzo». Un dato che accredita ancora di più la permanenza alla Saga del presidente Paolini che, per ammissione della stessa maggioranza regionale, non rientrerà nel gruppo di chi, tra presidenti e commissari di enti e società, partecipate o controllate, della Regione sarà sostituito sulla base dei cambi previsti dallo spoil system. Nel caso di Paolini si tratta però di capire se il suo incarico andrà a finire con una scadenza naturale, quindi nel 2022, oppure se la scalata del centrodestra alla Saga sarà anticipata al 2021 se non nel 2020, come qualche giorno fa si è lasciato sfuggire un esponente della giunta Marsilio. Delle tre ipotesi, la stessa fonte dell'esecutivo ha però confermato ieri al Centro quella meno favorevole per l'esponente di centrosinistra, ovvero febbraio del prossimo anno.