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Data: 03/01/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

All'Abruzzo 900 milioni per le imprese in difficoltà. Decreto Rilancio, il senatore D'Alfonso annuncia l'arrivo dei fondi per l'economia Dalla filiera produttiva a quella dei trasporti: ecco chi può accedere al contributo

PESCARA «Un reddito di potenza da destinare alle imprese, affinché attraverso il loro rilancio si restituisca vitalità a tutta l'economia». Con queste parole, il senatore del Pd Luciano D'Alfonso ha definito il Patrimonio Destinato, lo strumento di sostegno in favore delle grandi aziende italiane, come misura di rilancio del sistema economico - produttivo, in conseguenza dell'emergenza sanitaria da Covid 19. Il fondo, gestito dalla Cassa depositi e prestiti, previsto nell'ambito dei decreti Rilancio e Liquidità, ammonta per il 2020 a 44 miliardi di euro. Di questi almeno 800-900 milioni di euro potrebbero essere le risorse convogliate sull'Abruzzo. «Il Patrimonio Destinato è un importante strumento di rilancio economico per tutta l'Italia e quindi dell'Abruzzo, previsto nell'articolo 27 del decreto Rilancio», specifica il presidente della sesta commissione permanente Finanze e tesoro del Senato. «Si tratta di un istituto innovativo, volto alla ripresa della capacità di funzionamento delle imprese italiane di tutti i territori». Il fondo è rivolto alle imprese che hanno un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro e che non operano nel settore bancario, finanziario o assicurativo. «In Abruzzo potrebbero attingere a questo patrimonio le grandi imprese nel campo dell'intrattenimento e del divertimento, la filiera produttiva strategica dell'Aquilano o del Chietino, o le grandi strutture produttive che si occupano di trasporti e logistica in Abruzzo», spiega D'Alfonso. Un'opportunità da cogliere «per restituire potenza alla nostra economia e ricostruire la forza del bilancio dello Stato. Vogliamo che le imprese ricomincino a garantire occupazione, investimenti, innovazioni ed esportazioni». Il Patrimonio Destinato effettua i propri interventi mediante la sottoscrizione di prestiti obbligazionari convertibili, l'acquisto di azioni quotate sul mercato e la partecipazione ad aumenti di capitale. Per accedere, il beneficiario deve autocertificare la regolarità fiscale e contributiva. «In questo ambito, attraverso il parere che abbiamo prodotto nella sesta commissione», illustra D'Alfonso, «abbiamo proposto che se si ravvisa un problema di natura fiscale venga data l'opportunità di sistemare l'irregolarità contributiva in un lasso di tempo da concordare. La pandemia ha costituito un blocco e noi dobbiamo fare in modo che ricominci a girare l'economia anche dell'Abruzzo. Per farlo gli strumenti di Patrimonio Destinato non devono andare ad alimentare solo le imprese di regioni come la Lombardia, il Veneto, il Piemonte o delle grandi regioni del sud, scavallando e scavalcando quelle del mezzo, come l'Abruzzo. Tutte le imprese di tutti i territori devono essere aiutate a riprendere il volo». Opportunità di ripartenza sono previste nell'articolo 26 del decreto Rilancio anche per le piccole e medie imprese attraverso il fondo affidato a Invitalia, finalizzato alla sottoscrizione di obbligazioni o titoli di debito subordinato di nuova emissione per le aziende con fatturato inferiore a 5 milioni di euro. «Parliamo di debito buono, perché genera la ripresa dell'economia. Con il dl Ristori 5 lavoreremo per coprire con le risorse anche i segmenti dell'economia più piccole, la partita del commercio, settore nel quale Pescara, in particolare, ritrova la sua identità», conclude D'Alfonso.

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