ROMA La nuova Alitalia vola a Bruxelles, per il collaudo necessario a riprendere quota, sotto la livrea dello Stato. Ieri sera altissimi dirigenti del Tesoro, che in questa fase hanno preso in mano la cloche, secondo quanto ricostruito dal Messaggero, assieme al presidente designato Francesco Caio e all'ad Fabio Lazzerini avrebbero avuto una videoconferenza con la struttura della direzione generale della concorrenza di Bruxelles.
Primo confronto vero sulla nuova bozza di piano predisposta da Caio e Lazzerini assieme agli advisor del Tesoro: Grimaldi studio legale, Deloitte per gli aspetti finanziari e Oliver Wyman per quelli industriali. La bozza di circa 50 pagine è a geometrie variabili perchè punta a verificare il pensiero dell'Antitrust rispetto a una serie di scelte dove Bruxelles ha posto i paletti della discontinuità fra la vecchia e la nuova compagnia. Per questo le pagine predisposte dai consulenti sono suscettibili di variazioni.
La nuova Alitalia che verrà presentata all'Europa è una società più snella sia di quella attuale, sia del piano che era stato preparato dalla ministra Paola De Micheli e svelato dal Messaggero dell'1 luglio: 93 aeromobili e un format premium per dare più spazio alla business class.
CDA E INDIPENDENTIQuesta versione di piano del nuovo top management e Mef, prevede 60-70 aerei e una dotazione di un massimo di 6.500 dipendenti. Quindi 4 mila esuberi. Con questi numeri si apre il confronto con la Commissione Ue che vuole vederci chiaro sulla struttura di governance disegnata dai legali di Grimaldi. In particolare la struttura industriale abbozzata prevede una Newco con 3 miliardi di dotazione, a due livelli: sopra la holding con le attività di volo (flotta e dipendenti), alla quale potrebbero far capo due società controllate al 100% - almeno inizialmente -: manutenzione e handling. E' questo uno dei principali punti di criticità su cui gli uffici di Margrethe Vestager potrebbero avere da ridire in termini di aiuti di Stato. Naturalmente Tesoro, Caio e Lazzerini sono pronti a tutte le correzioni che dovessero giungere da Bruxelles.
Sempre Grimaldi ha concepito una governance con un cda di 9 membri, di cui 8 indicati dal governo in proporzione ai ministeri ma che già costituiscono sabbie mobili per gli appetiti dei partiti e il nono verrebbe attribuito ai lavoratori. Sembra che dall'Europa informalmente siano giunti segnali affinchè il governo scelga indipendenti.
La flotta della nuova Alitalia sarà formata da aerei presi dalla gestione commissariale dove la nuova compagine dovrebbe subentrare nei contratti in essere, quasi tutti in leasing. Questa modalità potrebbe servire per segnare quella discontinuità richiesta da Bruxelles.
La mission di partenza sarebbe di coprire il medio raggio, riservandosi, nel giro di un anno, di allacciare un'alleanza con un vettore. Caio e Lazzerini vedrebbero meglio Delta di Lufthansa che è il partner gradito dal Mise. Si vedrà anche perchè presto al tavolo dovrebbero sedersi i rappresentanti del Mise, Mit e del Lavoro. «L'obiettivo è avere la newco che vola per quest'anno, tra ottobre e novembre - ha detto Stefano Patuanelli due giorni fa -. Sicuramente già nelle prossime due-tre settimane avremo un quadro più chiaro della composizione societaria». Ma la data di decollo sarà la Dg Comp a scandirla.