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Data: 16/02/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Air Italy, la Sardegna va avanti scontro col Mit sulla “continuità”

ROMA Il prossimo incontro ufficialmente in agenda per chiarire il destino di Air Italy è fissato per giovedì prossimo alle 11,30 presso il ministero delle Infrastrutture. Parteciperanno i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpac, Anpav, Ap, Usb e Cobas e i rappresentanti delle Regioni Lombardia e Sardegna. Dietro le quinte, però, il governatore sardo, Christian Solinas, lavora all'ipotesi di ingresso della Regione nella compagine societaria della compagnia. È solo un'ipotesi ma dai contorni sempre più concreti, viste le ultime dichiarazioni dello stesso governatore che presto incontrerà Akbar Al Baker, ceo di Qatar Airwais, la compagnia che detiene il 49% della società appena messa in liquidazione. Per il presidente della giunta sarda l'unica via d'uscita è assicurare all'isola una compagnia aerea. Ma intanto sale la tensione con Mit sul tema della continuità territoriale. «Nelle prossime ore scriverò al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è il garante non solo dell'unità, ma anche del coordinamento e del rispetto tra tutte le istituzioni del Paese», ha detto Solinas intervenendo sulle polemiche con la ministra dei Trasporti Paola De Micheli a proposito della continuità aerea da e per la Sardegna. «Non è pensabile - ha aggiunto il governatore - che nella logica e nella dinamica istituzionale un ministro non convochi un assessore che chiede più volte di poter interloquire con lei, e ritenga invece di convocare l'opposizione per poi rilasciare le dichiarazioni che abbiamo letto. Noi - ha spiegato Solinas - eravamo a Bruxelles per discutere con gli uffici della Commissione con l'obiettivo di trovare una soluzione». Quindi, «non si può dire che la Regione sia stata assente e non abbia lavorato, e non ci si può prendere i meriti di partite che non si sono giocate», ha detto Solinas contro la ministra che aveva sottolineato i meriti del governo nell'ottenere a Bruxelles la proroga del regime di tariffe agevolate per i collegamenti con l'isola. Un tema che ha fatto infuriare anche Matteo Salvini.
IL NODO LAVORO Finché però non si troverà una via d'uscita, pesa su Air Italy la minaccia dei 1.268 licenziamenti senza cassa integrazione in arrivo (a questi vanno aggiunti i 200 dell'indotto). Una vertenza che rischia di generare un corto circuito anche nei rapporti tra le istituzioni e tra queste e i sindacati. Nonostante gli inviti reciproci a marciare nella stessa direzione e gli appelli all'unità per il bene dei lavoratori, sono tangibili i segnali di tensione su più fronti. «Mi risulta che il governatore Solinas - dichiara all'Ansa il segretario regionale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu - sarà a Roma, al ministero dei Trasporti, in concomitanza con il Consiglio regionale convocato per martedì prossimo, e dunque non potrà essere presente ai lavori dell'aula». Un'assenza che il sindacalista non gradisce. Anche perché solo «due giorni dopo le organizzazioni sindacali e le Regioni Sardegna e Lombardia sono convocate al ministero», precisa. «Non vorrei che anche in tale occasione il governatore Solinas fosse assente», dice Boeddu, «ma è indispensabile la presenza sua e dell'assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, in maniera che insieme ai sindacati si possa operare quella giusta pressione per evitare la liquidazione della compagnia aerea». Intanto a Olbia prosegue il presidio permanente dei dipendenti di Air Italy nell'hangar dell'aeroporto. La città si mobilita in vista del flash mob che si svolgerà a partite dalle 11.30 di questa mattina.


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