PESCARA Oggi la protesta dei tassisti all'aeroporto. Che non preleveranno i turisti in arrivo dai voli low cost, ma il servizio taxi è regolarmente assicurato su tutto il territorio cittadino. Lo sciopero (seppur parziale) dei 40 tassinari della cooperativa CoTaPe, guidati da Salvatore Lovaglio, è indetto da CoTaPe-Ugl per manifestare la contrarietà alla decisione del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio di concedere, con decreto numero 55 del 9 agosto scorso, due stalli (dei 10 complessivi) ai tassisti teatini e di destinare i restanti 8 alle licenze pescaresi. Una decisione che ha acuito notevolmente le tensioni, sfociate nel passato a botte e sberleffi, tra le due fazioni impegnate nello scalo aeroportuale, che si litigano i clienti perché non ce ne sono abbastanza per tutti. Lovaglio spiega la dinamica della protesta: «Il circuito urbano sarà coperto ma non preleveremo i turisti che scenderanno dai voli. Chiederemo un incontro con il presidente Marsilio che non ci ha mai convocati per chiederci se tale decisione ci stava bene e che tipo di problematiche avrebbe comportato. Il provvedimento del presidente della Regione ci è calato dall'alto senza averlo potuto discutere. Non intendiamo andare allo scontro, anche se stiamo già pensando alle vie legali, ma sappia, Marsilio, che siamo dispiaciuti per non averci convocati insieme al sindaco Carlo Masci». Al fianco dei lavoratori CoTaPe, il capogruppo Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli, il quale critica la decisione del governatore: «È sbagliata, mortifica il lavoro dei tassisti pescaresi che vedono vanificati i sacrifici fatti perché consente ai tassisti di Chieti di caricare a bordo anche clienti nel territorio pescarese, cosa che contrasta con i regolamenti di legge, senza considerare che in alcune fasce orarie non ci sono voli, non c'è proprio lavoro. Oggi saremo presenti con il sindaco Carlo Masci e l'assessore Nicoletta Di Nisio». Prevista anche la presenza del segretario regionale dell'Ugl Gianna De Amicis. L'aeroporto è situato sul territorio pescarese con una porzione che insiste sul Comune di San Giovanni teatino, provincia di Chieti. Ma i pescaresi non vogliono i teatini.Se i tassisti fossero di San Giovanni (dove però non ci sono licenze) nessun problema: «Ne avrebbero diritto senza interpretazione della legge» osserva Lovaglio. Nel frattempo oggi, con lo sciopero dei tassisti pescaresi, i teatini lavoreranno.