PESCARA Dal 15 maggio Ryanair metterà in vendita i biglietti. Lo stesso faranno Volotea, dalla fine di maggio, per Palermo e Catania; ed Alitalia, dal 2 giugno, per Milano. Pronti i termoscanner per la misurazione della temperatura e i percorsi guidati per garantire la massima sicurezza. La Saga, società che si occupa della gestione dell'aeroporto d'Abruzzo, prepara la ripartenza dei voli in sicurezza e studia nuove misure per rilanciare l'attività. «Pensiamo di utilizzare l'attuale sistema degli incentivi per i passeggeri in più in un sistema di incentivi per il posto vuoto che divide i passeggeri», spiega Enrico Paolini, presidente della Saga, «convincendo le compagnie aeree che proprio quel posto vuoto suggerisce l'idea di voli tranquilli ed in sicurezza. Rovesciamo quindi il criterio: ad un aereo che vola con i 2/3 dei passeggeri paghiamo le spese per il posto vuoto, ma garantiamo una mobilità in totale sicurezza sia per ragioni di lavoro, sia per una vacanza in Abruzzo nei mesi di luglio ed agosto».L'aeroporto abruzzese in realtà non si è mai fermato perché dall'8 marzo, a seguito della chiusura di Perugia e delle limitazioni allo scalo di Ancona, ha svolto un lavoro di supporto logistico sia per le forze dell'ordine sia per il soccorso sanitario, garantendo collegamenti con Molise, Puglia, Marche fino a Macerata e il Lazio fino a Ciampino. «È stato fatto un lavoro eccellente», dice Paolini, «abbiamo registrato 40/50 decolli atterraggi al giorno e abbiamo mostrato la nostra utilità sotto tanti aspetti, anche per il trasporto di soggetti Covid positivi trasferiti dagli ospedali congestionati alle regioni limitrofe, non riportando mai casi di positività tra il personale». Un'attività svolta per «il sistema paese, costata tra i 15 e i 20 mila euro al giorno. Abbiamo fatto in pratica due mesi di servizio pubblico senza avere nessuna entrata. È evidente che questi costi non possono essere accollati alla Saga, per cui abbiamo chiesto alla Regione di attivarsi con il governo per avere il ristoro». Ora è il momento di ripartire. «L'aeroporto è fondamentale per l'economia abruzzese», conclude Paolini, «lo scorso anno abbiamo avuto 703mila passeggeri. Alcune compagnie hanno rimesso in vendita i biglietti. Abbiamo bisogno che i voli ci siano perché l'Abruzzo deve mantenere i collegamenti strategici ed economici soprattutto con il nord. Con mascherine, distanziamento sociale, aria condizionata pressurizzata e l'incentivo per il posto vuoto che separa i passeggeri, possiamo fare dell'aeroporto d'Abruzzo un esempio virtuoso».