Data: 01/05/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Accordo Regione-Poste: a domicilio oltre un milione di mascherine gratis
L'AQUILA Mascherine gratuite consegnate a domicilio a tutte le famiglie abruzzesi. È la grande iniziativa promossa dalla Regione Abruzzo, in collaborazione con Poste Italiane, che si occuperà gratuitamente della distribuzione, già in corso. In oltre 650mila cassette postali abruzzesi verrà recapitata una bustina contenente due mascherine chirurgiche, in un momento in cui è estremamente difficile reperire i dispositivi di protezione. «Il governo ha imposto un prezzo massimo per le mascherine, ma è comunque difficile trovarne», dice il governatore Marco Marsilio in conferenza stampa, annunciando che «allora l'Abruzzo si è organizzato per garantire un minimo di protezione ai cittadini». La Protezione civile ha acquistato 1,5 milioni di mascherine chirurgiche. Nel giro di pochi giorni, massimo tre o quattro, spiega il presidente, tutte le famiglie riceveranno le bustine nella propria cassetta postale. Il governatore tiene a ringraziare Poste Italiane e i suoi vertici, impossibilitati a partecipare all'incontro a causa delle misure sul distanziamento sociale, e legge il messaggio del vicedirettore generale Giuseppe Lasco, il quale sottolinea l'impegno della società in favore dei cittadini abruzzesi. Nell'annunciare che la consegna è già iniziata, il presidente di Regione spiega che c'è chi è stato sorpreso a rubare le mascherine dalle cassette postali. «Sono già stati denunciati, degli sciacalli in questo momento possiamo fare a meno», commenta. Il governatore ricorda inoltre come, vista la grave carenza dei dispositivi di produzione individuale, «l'Italia si sia organizzata con una produzione propria, cui ha contribuito anche l'Abruzzo: penso alla riconversione della Fater, che sta producendo mascherine per la Protezione civile, e a tante altre piccole aziende che stanno facendo lo stesso». Marsilio coglie poi l'occasione per parlare di coloro che, dal 4 maggio, con il cessare di parte delle restrizioni, rientreranno in Abruzzo da altre regioni. «Ovviamente siamo preoccupati», dice, «ma chi pensa di poter bloccare i rientri si illude, non è una cosa possibile. Al massimo si riesce a farlo in Sicilia o in Sardegna, con il controllo degli aerei e dei traghetti, ma in un territorio come il nostro è impensabile. Stiamo allora valutando formule diverse. Stiamo elaborando delle misure, che potrebbero consistere nel censire chi rientra in Abruzzo. Probabilmente chi farà ritorno qui dovrà comunicarlo alla Asl, che poi si occuperà di tenere queste persone sotto controllo. Chiaramente», aggiunge, «questo varrà per chi rientrerà in modo stabile e non per chi si sposta quotidianamente per lavoro, come i pendolari».Il governatore annuncia infine che sono partite le procedure di pagamento, attraverso bonifico, dei bonus che la Regione ha previsto per le famiglie con difficoltà economiche a causa dell'emergenza.
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