Data: 02/09/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Abruzzo, rientro in classe Ecco come comportarsi Il corretto uso dei bus e niente mascherine in aula solo se c'è distanziamento. Sugli autobus capienza dell'80% ma con la necessaria sicurezza
PESCARA Trasporti, utilizzo delle mascherine, procedura in caso di un positivo, distanziamento sociale, sono solo alcuni nodi legati alla scuola in vista della riapertura che in Abruzzo è slittata al 24 settembre. Questioni su cui sono state prese delle decisioni dopo un intenso confronto tra Regioni e Governo. E in vista del primo suono della campanella, il Comitato tecnico scientifico ha fissato le linee guida per la ripresa in sicurezza, regole per docenti e alunni che in Abruzzo potranno essere messe ulteriormente a punto dopo la decisione di posticipare di dieci giorni il rientro in classe. Il primo grande tema riguarda il trasporto: sui bus si potrà viaggiare ad una capienza massima dell'80% ma con l'obbligo di indossare le mascherine. Le Regioni hanno insistito anche per superare questa soglia, che potrà essere oltrepassata solo in determinate condizioni che garantiscano ulteriori misure di sicurezza, come ad esempio la realizzazione di separatori mobili tra i sedili. C'è poi una seconda fonte di dibattito: l'uso delle mascherine in classe. A tal proposito è arrivato il parere del Comitato tecnico scientifico: potranno fare a meno del dispositivo di protezione individuale gli alunni della scuola primaria che si trovino in classe seduti al banco alla giusta distanza di sicurezza tra loro (almeno un metro). Allo stesso modo, dai sei anni in su sono obbligatorie per l'ingresso, l'uscita e gli spostamenti dentro la scuola. Gli studenti possono usare anche mascherine di comunità, ossia quelle autoprodotte o di stoffa. E per gli studenti della scuola secondaria? In questo caso il discorso cambia. Infatti se per la primaria se ne può fare a meno «per favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale», per gli studenti più grandi deve essere garantita una situazione epidemiologica di bassa circolazione virale, considerando che sono più esposti ai contagi fuori dalle scuole. Ecco, quindi, che sarà possibile proporre regole più rigide durante l'anno qualora dovesse verificarsi un aumento dei contagi. E se si dovessero verificare casi di positività all'interno delle scuole viene definita anche la procedura da seguire. Il documento sanitario che ha avuto il via libera la scorsa settimana dalle regioni e dal Governo prevede che se si dovesse registrare un caso di positività tra gli studenti o tra il personale scolastico, sia la Asl ad attivare il protocollo e a procedere al tracciamento dei contatti. La stessa Azienda sanitaria locale può prevedere la quarantena obbligatoria per la classe, tuttavia spetta al dirigente scolastico l'ultima parola con la ratifica della decisione. In vista del ritorno a scuola resta il nodo degli arredi e degli spazi necessari per garantire la sicurezza degli studenti. È una corsa contro il tempo per la consegna. Intanto le scuole abruzzesi potranno acquistare kit e corredi didattici standard e innovativi, strumenti per la didattica digitale integrata, quaderni, astucci, diari per le ragazze e i ragazzi meno abbienti. Il tutto con i fondi stanziati dal ministero dell'Istruzione. Nella nostra regione le risorse sono quantificate in 64.800 euro, di cui beneficeranno 81 istituti scolastici scelti in base a determinati parametri. C'è poi il capitolo dei lavoratori fragili. Una circolare del ministero della Salute chiarirà tutti gli aspetti per i docenti e operatori che soffrono di patologie per cui risultano più esposti a rischi gravi se dovessero contrarre il Covid-19. La segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ha invocato regole e indicazioni per la categoria. Il ministero dell'Istruzione ha chiesto una stretta ed a questo punto l'età (più di 55 anni) non può essere il solo motivo di esonero dal lavoro. L'Abruzzo, infine, non chiude le porte alla didattica a distanza nemmeno per i più piccoli. Non è escluso che la modalità che ha accompagnato tutti gli studenti nei mesi di lockdown possa ripresentarsi in particolari situazioni. Ad esempio per bambini a rischio con esigenze di apprendimento o condizioni di salute speciali, ma anche per gli stessi docenti che presentano condizioni di salute che li rendono vulnerabili. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una dichiarazione congiunta con il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge, in cui la didattica digitale diventa un piano alternativo non solo in caso di necessità - si pensi a momentanee chiusure o quarantene - ma anche per integrare l'insegnamento se dovesse presentarsi la necessità di pensare ad una turnazione delle lezioni a causa di classi troppo piccole e pertanto non in grado di garantire la sicurezza.
Sugli autobus capienza dell'80% ma con la necessaria sicurezza
nnSui mezzi pubblici si potrà viaggiare ad una capienza massima dell'80%, che potrà estendersi laddove vi siano spostamenti al di sotto dei 15 minuti. Il Comitato tecnico scientifico inizialmente aveva fissato una soglia massima del 50-60%. Nei mezzi di trasporto locale la capienza non potrà andare oltre l'80%, pena sanzioni e multe. In ogni caso resta indispensabile l'utilizzo della mascherina. Le linee guida per il trasporto degli studenti prevedono anche ingressi scaglionati a scuola e incentivi per mobilità su due ruote.
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