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Data: 18/05/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

A25 Minaccia di lanciarsi dal cavalcavia, salvata

«La donna stava sul parapetto del ponte dell'autostrada di San Pelino e guardava in basso. Era in attesa , ma voleva gettarsi», è il racconto di Gianni De Ioris, il dipendente del Cam della Marsica che ha salvato una donna che stava tentando di togliersi la vita. È successo ieri mattina a San Pelino sul ponte che sovrasta l'A25, quando Gianni, che era in servizio, ha notato una donna sul cornicione, al di là della rete, e ha subito dato l'allarme chiamando il centralino dei carabinieri della compagnia di Avezzano. Sono seguiti attimi di paura tra i presenti che in quel momento si trovavano a passare sul ponte e che cercavano anche di convincere la donna a scendere dal parapetto. Ma inutilmente: «Era impassibile, non rispondeva e aspettava il momento per togliersi la vita», racconta uno dei presenti. E poi finalmente l'arrivo di una pattuglia dei carabinieri che l'hanno convinta a desistere. Secondo quando riferito dai presenti l'intervento, dei militari è durato complessivamente circa mezz'ora.
«All' arrivo dei carabinieri l'hanno trovata sul parapetto del ponte che minacciava di lanciarsi nel vuoto. Non voleva che si avvicinassero e a quel punto i militari hanno iniziato a dialogare con lei, mantenendo la calma, provando a tranquillizzarla. E alla fine si è convinta e si è lasciata prendere e scendere dal cornicione del ponte. Lei ripeteva lasciatemi stare sono stanca di soffrire». Non ha dato spiegazioni sul perché della sua decisione ma era agitatissima. L'intervento dei Carabinieri, allertati da una chiamata del dipendente del Cam, al numero unico 112, ha salvato la donna dal compiere l'estramo gesto. La donna è stata affidata agli operatori del 118 e trasferita all'ospedale di Avezzano per gli accertamenti. Comunque il caso ha voluto che il dipendente Cam si trovasse in zona per servizio e che la centrale operativa ha inviato una pattuglia dei Carabinieri che era in zona. Giunti sul ponte, i militari hanno notato la presenza della donna con chiari intenti suicidi. La donna continuava a ripetere di volersi gettare, perché non voleva più soffrire.
I due carabinieri hanno cercato di confortarla e nello stesso tempo hanno cercato un familiare che potesse raggiungerli per avere più informazioni e per far assistere la donna da una persona cara. Intanto Ma intanto studiavano come avvicinarsi per afferrare la donna e portarla in salvo . Le parole dei militari hanno fatto breccia sulla donna e alla fine si è lasciata avvicinare e presa con cautela è stata fatta scendere dal parapetto e messa in salvo.

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