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Data: 31/05/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

A24 e A25, sindaci in pressing «Il Mit convochi il tavolo per i lavori della sicurezza»

TRASPORTI
L'AQUILA Il silenzio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha fatto scattare una nuova levata di scudi da parte dei sindaci di Lazio e Abruzzo, riuniti in un Comitato e impegnati ormai da anni per la sicurezza delle autostrade A24 e A25. I primi cittadini nelle prossime ore invieranno al Mit un nuovo sollecito per un incontro con i tecnici del dicastero di Porta Pia, poiché gli «impegni, assunti oltre tre mesi fa, non sono stati rispettati». Il Tavolo tecnico-istituzionale sulle due arterie autostradali, ottenuto con la legge 108 del 5 agosto 2022 e istituito presso il Mit, è stato al centro della discussione già a fine 2023. A metà dicembre, con l'approvazione dell'emendamento che ha sancito il ritorno della A24 e A25 a Strada dei Parchi, sembrava che il Tavolo fosse stato addirittura cancellato.
ALLARME
Un allarme a cui sono seguite rassicurazioni da parte dei parlamentari abruzzesi e dai responsabili del Mit stesso, tanto che il 14 febbraio i sindaci hanno incontrato il ministro e vicepremier Matteo Salvini. Nel corso del vertice, oltre ad essere stato confermato il blocco delle tariffe per sette anni, maggiori risorse per le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, è stato istituito - secondo quanto annunciato dai presenti - l'Osservatorio sul diritto alla mobilità e la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, con funzione di informazione e coinvolgimento dei territori interessati dal passaggio delle importanti arterie. Il tutto con tavoli tecnici ad hoc per specifiche tematiche.
Da allora però tutto tace. Nell'incontro del febbraio scorso, duramente contestato da parte dell'opposizione e in particolare dal Movimento cinque stelle, con la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo che lo ha definito «una toppa, un salva faccia», i primi cittadini del comitato di cui è portavoce il primo cittadino di Carsoli, Velia Nazzarro, restano dunque in attesa di ricevere risposte a quanto deciso nel corso del primo vertice dell'anno.
I PUNTI
Tra i punti chiave ci sono: «l'immediato ripristino del Tavolo istituzionale, da intendersi quale unica sede per l'individuazione di future programmazioni e interventi per la tutela della sicurezza dei cittadini e dei territori rappresentati» e «l'operatività dell'Osservatorio, annunciato e mai fatto partire, quale strumento consultivo e informativo». L'attenzione dei sindaci, dei rappresentanti del Mit e dello stesso concessionario riguarda soprattutto quest'ultimo punto. «Abbiamo spinto per la creazione di questo Osservatorio per condividere ed organizzare insieme le modalità degli imponenti lavori, urgenti ed indifferibili, per la messa in sicurezza e non arrecare disagi agli utenti - ha spiegato Mauro Fabris, vicepresidente di Strada dei Parchi Spa del Gruppo industriale abruzzese Toto, dopo l'incontro - Quello che in passato è stato conosciuto come il tavolo dei Sindaci' che, con 117 Comuni coinvolti, rappresenta la maggioranza degli Enti locali attraversati da A24 e A25 può e deve diventare, dunque, il luogo di dialogo e di confronto aperto e continuo per affrontare in modo integrato tali sfide presenti e future».
Parole condivise dai primi cittadini che ad oggi tuttavia si chiedono a cosa sia dovuto questo stallo nella condivisione. In particolare dunque i sindaci di Lazio e Abruzzo, forti delle dichiarazioni che sono seguite al primo incontro del 2024, tornano a bussare al Mit in virtù di quel «rapporto diverso» promesso, «un rapporto incentrato sulla condivisione e sullo scambio continuo con il territorio di riferimento rappresentato dai sindaci che sono in prima linea nelle zone attraversate dalle autostrade».
Gli amministratori locali, che dal 2018 lottano per quello che è stato successivamente rinominato il "dossier A24-A25", da sempre sottolineano l'importanza strategica della infrastruttura autostradale anche come deterrente allo spopolamento dei piccoli comuni e delle aree interne delle due regioni. Proprio in quest'ottica chiedono una forte accelerazione dei lavori che interessano le due autostrade, una maggiore sicurezza delle stesse, considerando anche la sismicità del territorio, e più attenzione sulla questione dei pedaggi soprattutto per i pendolari e per chi viaggia per motivi di salute.

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