Data: 05/05/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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«A24-A25, stop ai rincari fino alla fine dell’anno». Il ministro Giovannini conferma l’impegno del governo per la proroga. Oggi al Cipess una bozza del nuovo Pef Marsilio: «Irricevibile e insostenibile
L'AQUILA La notizia anticipata dal Messaggero ha trovato ieri conferma dalla viva voce del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in una informativa urgente alla Camera: «Il governo ritiene opportuno operare per far sì che l' attuale blocco delle tariffe delle tratte autostradali A24 e A25 previsto fino al 30 giugno 2022, venga prorogato al 31 dicembre 2022». Insomma, tutto ormai lascia intendere che fino a fine anno non scatterà il temuto +34% (7 euro in più per andare da Pescara a Teramo, +6,20 tra Teramo e Roma) contro cui si sono mobilitati sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo, nuovamente anche in queste ore. Se gli utenti possono tirare un sospiro di sollievo, restano però sul tappeto tutte le incognite relative al futuro delle tratte. In particolare quella sui lavori di messa in sicurezza, che scontano un gravissimo ritardo e che al momento tengono congelate somme ingentissime (5 miliardi e oltre). Oggi approderà al Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) una bozza di Pef, il Piano economico finanziario che è scaduto da anni e che dovrebbe riscrivere i termini della concessione in capo a Strada dei Parchi, che prevede zero investimenti privati anziché i 2 miliardi paventati. Dopo aver registrato i pareri contrari di tutti gli uffici competenti, il presidente della Regione, Marco Marsilio, Marsilio ha messo a verbale nella riunione preparatoria di ieri il parere contrario della Regione «su un Pef irricevibile e insostenibile, che non difende nemmeno la concessionaria (costretta a presentarlo seguendo le indicazioni perentorie del Commissario ad acta e del Mims). Se la sacrosanta bocciatura di questo Pef irricevibile sgombra il campo da un incubo che aveva già sollevato fortissime proteste nel territorio, resta fortissima la preoccupazione per quello che si annuncia un micidiale conflitto giudiziario e amministrativo tra lo Stato e la concessionaria. Un conflitto che può provocare danni gravissimi all'Abruzzo». «Temiamo forti ritardi - ha incalzato Marsilio - per non parlare della concreta possibilità che questo contenzioso finisca con un esborso molto pesante da parte dello Stato verso le casse della concessionaria. Ricordiamo che nemmeno la concessionaria responsabile del crollo del ponte Morandi a Genova è stata liquidata a zero euro. Facile prevedere che la pretesa di Strada dei Parchi di essere liquidata onerosamente (ad oggi quantificata in 2,5 miliardi) possa alla fine trovare almeno parziale accoglimento. Francamente, piuttosto che dare 1 o 2 miliardi in contanti alla concessionaria privata, preferirei che simili cifre venissero spese per completare la messa in sicurezza dell'autostrada o per finanziare un lotto ulteriore della ferrovia Roma-Pescara». LE POSIZIONI Ieri a Roma sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo hanno incontrato i gruppi politici alla Camera. Prima che Giovannini parlasse delle tariffe Lollobrigida (FdI) aveva invocato lo stop «ad aumenti insostenibili». Per Stefania Pezzopane (Pd) le proposte sono «chiare e ineludibili»: «Bloccare gli aumenti delle tariffe; semplificare la messa in sicurezza; convocare un tavolo al ministero delle Infrastrutture per trovare una soluzione definitiva. Occorre avere uno sguardo particolare per L'Aquila che ha con Roma un rapporto speciale. Da questo punto di vista, siamo soddisfatti degli impegni assunti dal ministro Giovannini sul blocco degli aumenti delle tariffe fino al 31 dicembre di quest'anno e sui lavori di messa in sicurezza dei tratti autostradali. Seguo ormai da anni questa vicenda e a Giovannini chiediamo un ulteriore cambio di passo che dia certezze per il futuro». Antonio Martino (FI) ha chiesto «risposte urgenti sulla concessione»: «È indispensabile capire se deve essere tolta al gestore, in quali tempi, con quali rischi di contenzioso». Per Carmela Grippa (M5s) «interventi mirati sul blocco delle tariffe, che tutelano soprattutto i tanti pendolari abruzzesi e romani, devono, però, essere accompagnati da decisioni coraggiose su quale futuro il Governo intende dare a questa importante direttrice». «Dovremmo forse rifinanziare Toto per un'autostrada che era dello Stato, che non si ripagherà mai? Forse sarebbe ora che torni ad essere parte dello Stato» ha detto Andrea Colletti (Alternativa)». Infine Gabriella Di Girolamo (M5s): «Il blocco è una boccata d'ossigeno, ma non la soluzione». Oggi il senatore Luciano D'Alfonso accompagnerà delegazioni di Lazio e Abruzzo dal ministro Giovannini. |
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