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Data: 19/07/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

A24-A25, altri ritardi L'indennizzo a Toto ora slitta al 24 luglio Il governo non mostra il decreto, il giudice impone il deposito Incontro sulle mancate assunzioni, il ministro Salvini rassicura

L'AQUILA Il recupero sul recupero. La partita infinita sul risarcimento danni da 2,3 miliardi e passa tra Strada dei Parchi spa, ex concessionaria di A24 e A25, e il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, si allunga ancora. L'arbitro - il tribunale civile di Roma, lo stesso davanti al quale pende la vicenda della richiesta di concordato del colosso delle costruzioni, che rischia di finire in liquidazione giudiziale se il governo non staccherà l'assegno-record - ieri ha dato altro tempo al governo per sistemare le carte. Prossima data: il 24 luglio.che succede oraNell'udienza di ieri (fissata il 10 luglio, in occasione della precedente, ugualmente interlocutoria) il governo non ha esibito quel decreto annunciato la settimana prima. A quel punto il giudice ha spostato al 24 luglio la data entro la quale il ministero dovrà scoprire le carte. Il magistrato poi si riserverà una valutazione, eventualmente anche dopo le possibili osservazioni che potrebbero essere avanzate dall'ex concessionario di A24 e A25 entro il 28 luglio. Quello del 10 luglio scorso era stato soltanto un annuncio, da parte del capo di gabinetto, tramite l'Avvocatura dello Stato, sulla predisposizione di un testo di decreto che si stava perfezionando, tra tutti i ministeri competenti, la Ragioneria generale dello Stato, il Mef, la Corte dei conti. Un iter evidentemente non ancora concluso. Il termine del 24 appare dunque perentorio per conoscere che cifra scriverà il governo su quell'assegno. Dal che si capirà l'entità della provvisionale. Il tempo è scaduto da un pezzo. Strada dei parchi - che non esprime commenti sul nuovo rinvio - attende di sapere se e quando avrà i soldi dovuti entro un anno dalla revoca anticipata in danno della concessione in scadenza nel 2030, decisa dal consiglio dei ministri dell'ex premier Draghi il 7 luglio 2022, con affidamento ad Anas delle due autostrade. Nonostante un ricorso al giudice per ottenere un provvedimento d'urgenza, il 4 luglio scorso, la matassa ancora non si dipana. Legato alla soluzione del rebus è il voto sul concordato da parte dei creditori. Il tempo del concordato (slittato a sua volta) non è infinito. E i ritardi potrebbero dar vita a nuove azioni legali. Su tutto aleggia il giudizio della Corte costituzionale sulla legittimità del decreto del governo Draghi a cui ha mandato gli atti il Tar Lazio. IL FRONTE ASSUNZIONITavolo permanente «per condividere eventuali novità» e impegno «per offrire garanzie sul futuro dei lavoratori». È quanto emerso dal tavolo tra ministero, Anas e sindacati dei lavoratori delle società Strada dei Parchi, Parchi Global Services spa e Infraengineering srl impegnati in A24-A25. Altra questione irrisolta. «Il confronto molto cordiale e concreto», fanno sapere dal ministero, «si è reso necessario anche per le evoluzioni che hanno interessato la norma del precedente governo e su cui gli uffici sono al lavoro per valutare la migliore soluzione possibile. Il vicepremier Matteo Salvini è particolarmente attento al dossier».

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