Pronta una class action per chiedere i danni. Ieri ancora code chilometriche sull'autostrada A14 a causa dei restringimenti di carreggiata conseguenti al sequestro dei viadotti e al divieto dei tir e bus di trasitare sul viadotto Cerrano. Traffico intenso, in particolare in direzione sud, dove si sono riscontrate code di 5 chilometri tra Roseto e Città Sant'Angelo, 3 chilometri tra Pescara Ovest e Pescara Sud.
Rallentamenti si sono registrati in ogni caso al bivio tra la statale 16 e la provinciale 28 prima del casello autostradale Atri-Pineto e circolazione a singhiozzo su tutta la statale Adriatica del teramano. Comunque la situazione è stata meno drammatica di venerdì, grazie al blocco di mezzi pesanti durante il fine settimana. Situazione che potrebbe ripresentarsi con le tesse criticità dalle prime ore di domattina.
LE BARRIERE E a proposito delle barriere sequestrate sui viadotti dell'A14 qualcosa si muove: la procura di Avellino ha accolto l'istanza di Autostrade per l'Italia che aveva chiesto il dissequestro di una trentina di bordo-ponte in tutta Italia, per consentire lo svolgimento dei lavori di messa in sicurezza. «Dissequestro temporaneo che dovrà ritenersi esclusivamente relativo ai lavori di cantierizzazione - si legge in una nota - che verranno svolti con le modalità indicate dai tecnici del Ministero dei trasporti». Sono 30 i viadotti dissequestrati. Nessuna di queste barriere, a cui sono stati tolti i sigilli, si trova in Abruzzo. Tra esse sono compresi i viadotti di Fosso San Biagio, Campo Filone, Petronilla (tra le uscite di Pedaso e Grottammare) al confine tra Abruzzo e Marche dove nella giornata di ieri si sono riscontrati ingorghi e incolonnamenti fino a 13 chilometri.
L'INTERVENTO «Ero stato facile profeta quando ho scritto al ministro De Micheli, dopo l'interrogazione, senza ancora avere risposta. Ed arriviamo oggi sull'A14, con i sequestri plurimi, la deviazioni dei tir sulla Statale, a blocchi sia nella viabilità autostradale, sia in quella ordinaria. Ieri alle 17, dopo Val Vibrata, ma anche negli altri giorni, c'erano 10 chilometri di coda e il concessionario continua a pretendere gli stessi pedaggi come se garantisse un traffico normale» dice il deputato di Italia Viva. Camillo D'Alessandro. «Sono pronto ad azioni clamorose, se continua così porterò centinaia di automobilisti e trasportatori a Roma, sono pronti ad attivare una class action nei confronti del concessionario per chiedere i danni che subiscono ogni giorno. È necessario un intervento del Governo, sulle tariffe, ma sopratutto aprendo un confronto con concessionario e procura. Non si può andare avanti così. Non bastano i prefetti, serve il ministero delle Infrastrutture».
IL CASELLO CHIUSO Il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo ha inviato al procuratore di Avellino e al gip Fabrizio Ciccone una lettera dove sottolinea i disagi che un territorio così importante, tra la Val Vomano e la zona del Cerrano, sta vivendo a seguito dei sequestro in A14, accentuati dalla chiusura del casello di Santa Lucia. «Non entro nel merito del provvedimento di sequestro - scrive Di Girolamo - Ma volevo segnalare il grave nocumento per cittadini e le aziende in grave sofferenza per la chiusura del casello di Roseto. L'indotto ha visto cadere i propri introiti». Il sindaco rivolge un appello all'autorità giudiziaria di Avellino affinché «esamini con sollecitudine l'istanza di dissequestro parziale, adottando il provvedimento che riterrà opportuno, nell'interesse della comunità che amministro».