Data: 24/07/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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A14, scatta la tregua dei lavori Ancora code e disagi, ma riapre il viadotto Colonnella e slitta il Cerrano. Migliorino scrive ai pm
PESCARA Tregua dei lavori nel fine settimana sull'A14, ma code e disagi restano a causa dei cantieri e dei viadotti sequestrati, anche se riapre a doppia corsia il viadotto Colonnella mentre il Cerrano resta com'è. Intanto, si consuma un nuovo braccio di ferro tra Placido Migliorino, dirigente del Mit, e Autostrade per l'Italia.
PRIMA RIAPERTURA. La notizia positiva della giornata è che sta per riaprire a doppia corsia e in entrambe le direzioni il tratto compreso tra Val Vibrata e San Benedetto. Contestualmente verrà ripristinata anche la viabilità all'interno del fornice Sud della galleria Colle di Marzio, nella stessa tratta, precedentemente chiuso per lavori di manutenzione. Autostrade per l'Italia, infatti, ha deciso di lavorare in anticipo sul viadotto Colonnella, rispetto al cronoprogramma comunicato nei giorni scorsi, mentre slitta la riapertura a due corsie del tratto tra Atri-Pineto e Città Sant'Angelo-Pescara Nord, inizialmente prevista per domani per la sola carreggiata Sud: i lavori sul viadotto Cerrano si concluderanno secondo calendario, ma sono ancora in corso quelli nella vicina galleria Solagne. Le attività dovrebbero comunque finire per il 31 luglio, data entro la quale l'intero tratto abruzzese sarà percorribile a due corsie. Dopo il Colonnella, resteranno da riconfigurare 5 viadotti. I lavori, sospesi per il weekend, riprenderanno lunedì.
BRACCIO DI FERRO. Ma è di nuovo scontro tra il dirigente Migliorino e Aspi. Il funzionario del Mit il 22 luglio ha scritto alla Procura di Avellino per segnalare che la larghezza delle corsie di marcia finora riconfigurate in quattro viadotti marchigiani non rispetterebbe la misura di 3,30 metri.Fonti Aspi però precisano che quelle distanze sono state disposte o approvate proprio dagli uffici del Mit. Tre di quei quattro viadotti, dicono ad Autostrade, erano stati «ispezionati da Migliorino lo scorso 3 gennaio e la Direzione di Tronco di Pescara aveva già provveduto nell'immediato a riposizionare le barriere provvisorie come disposto dal funzionario. Barriere che, da gennaio a ora, non sono mai state toccate». Per il quarto viadotto, il provvedimento della Procura del 17 luglio «dispone la larghezza minima di 3,20 metri per corsia, larghezza già approvata dalla Uit del Mit e, quindi, dallo stesso ispettore Migliorino».
«DISAGI IMMOTIVATI». Le stesse fonti Aspi ricordano che «a seguito di molteplici richieste di dissequestro inviate all'autorità giudiziaria, lo scorso 17 luglio la società ha ottenuto l'ampliamento a due corsie dei viadotti senza che l'Ufficio Ispettivo Tecnico di Roma del Mit, "opportunamente interrogato dall'istante"», si legge sull'atto del pm, «intendesse "muovere alcun rilievo". Un intero anno, dunque, di disagi per gli utenti, senza alcun motivo», concludono ad Autostrade.
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