Data: 23/01/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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A14, il diktat del Mit ad Aspi: «La terza corsia è prioritaria» Marsilio dopo il “no” dell’Ad Tomasi: «Non possiamo aspettare un altro lustro»
L'AQUILA Per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) la realizzazione della terza corsia dell'A14, sulla dorsale adriatica, è un'opera prioritaria. Per questo Autostrade per l'Italia farà uno studio di fattibilità. E' l'evoluzione di ieri di una vicenda scaturita, come anticipato dal Messaggero, dalle dichiarazioni dell'ad di Aspi, Roberto Tomasi, che aveva escluso la presenza dell'intervento tra quelli previsti nel piano industriale presentato l'altro giorno. L'opera, invece, una volta validata potrà trovare spazio in un'appendice del Pef, il Piano economico e finanziario che ogni 5 anni suggella il contratto di gestione delle tratte. Forse per la prima volta la questione pare divenire davvero centrale e potenzialmente concreta. Lo sviluppo è stato sancito, nella serata di ieri, da una nota ufficiale di Aspi: «Autostrade per l'Italia chiarisce che tale iniziativa non è ancora contenuta nella nuova formulazione del Piano economico finanziario. Ciò in quanto il Pef può considerare solo gli impegni già assentiti in convenzione, e cioè approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla base di studi già conclusi. La convenzione prevede che si attivino i progetti di fattibilità necessari ad attuare nuovi investimenti, secondo le procedure previste. In merito a queste ultime, Aspi rende noto di aver ricevuto dal Ministero l'indicazione che l'opera in questione è prioritaria e di procedere pertanto alla redazione dello studio di fattibilità». D'altronde quel no al potenziamento aveva fatto infuriare il governatore, Marco Marsilio, che dopo le anticipazioni del Messaggero ha preso carta e penna e ha scritto al premier Giuseppe Conte, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli (Pd), nonché ai presidenti delle Regioni di Marche (Francesco Acquaroli), Molise (Donato Toma) e Puglia (Michele Emiliano), esprimendo «forte disappunto» per le notizie fornite dall'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi. «Opera - ha detto Marsilio - che noi Regioni riteniamo prioritaria e strategica per rendere anche la fascia adriatica centro meridionale parte integrante del sistema infrastrutturale del Paese. La fascia adriatica in particolare già sconta decenni di ritardo ha sottolineato Marsilio e non possiamo attendere un altro lustro solo per cominciare a parlare di questo potenziamento». LE DICHIARAZIONI Come detto è stato l'ad di Aspi, Roberto Tomasi, a dire chiaramente che la terza corsia dell'A14 non è in agenda. Lo ha fatto nel corso della presentazione alla stampa del piano industriale aziendale 2020-2024, rinviando la questione, eventualmente, alla programmazione che sarà stilata tra cinque anni: «Il potenziamento dell'A14 non è inserito ha detto Tomasi -, ma questo non vuol dire che nella prossima rivisitazione del piano, che ricordo viene approvato ogni cinque anni, non si possa farlo». L'azienda ha comunque annunciato due cose importanti per l'Abruzzo: il completamento della sostituzione delle barriere, avviata dopo i gravi disagi provocati delle limitazioni alla circolazione sui viadotti allora imposte dalla Procura di Avellino che indaga sulla sicurezza delle barriere stesse e un investimento di 400 milioni, entro il 2038, per le operazioni di manutenzione. COMMISSARI INDAGATI Nel frattempo dagli ambienti della Regione non filtra preoccupazione rispetto al fatto che Vincenzo Macello, il commissario indicato dal governo per il potenziamento della tratta ferroviaria Roma-Pescara, sia sotto inchiesta per l'incidente del 25 gennaio 2018 a Pioltello, in cui sono morti tre passeggeri. Idem per Maurizio Gentile, ex ad di Rfi e da sempre vicino alle questioni abruzzesi, indicato come commissario per le messa in sicurezza di A24 e A25 e indagato dalla procura di Lodi per il deragliamento, il 6 febbraio scorso, del Frecciarossa Milano-Salerno, in cui persero la vita due macchinisti e anche per la vicenda di Pioltello. |
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