Data: 02/06/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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A14 chiusa per tre notti tra Ortona e Val di Sangro Disagi per i cantieri: niente auto e Tir dalle 22 alle 5, mezzi dirottati sulla statale 16 Confermato per domani il vertice al ministero per sospendere in anticipo i lavori
PESCARA Per tre giorni l'Abruzzo che viaggia sull'A14 avrà una nuova serie difficoltà, colpa della interruzione totale del traffico, nelle ore notturne, del tratto Ortona-Val di Sangro. I giorni interessati sono: domani, giovdì 3, e poi il 4 e il 5 giugno. Problemi si sommano a problemi, perché se la notte si chiude, di giorno ci sono cantieri aperti. Con queste premesse domani è previsto un vertice tra ministero dei Trasporti, Regione Abruzzo e Aspi, la società concessionaria dell'A14. Crescono intanto le preoccupazioni e i disagi per chi non può fare a meno di viaggiare: automobilisti pendolari e autotrasportatori. Poco prima dell'inizio della pandemia l'Abruzzo faceva i conti con i disagi autostradali causati da lavori e interruzioni, dopo quasi un anno e mezzo, e quasi a conclusione dello stato pandemico, il tema dominante torna a essere lo stesso: code, interruzioni, disagi e proteste. Ed è bastato sapere la data della momentanea interruzione dei cantieri, il 30 giugno, per riaccendere i "fari" sul problema. Un mese di disagi infatti è troppo per una Regione che deve ripartire.
CHIUSURE IN A 14. Dove? Chiusura completa del tratto Ortona e Val di Sangro, in entrambe le direzioni. Quando? Tre notti consecutive, giovedì 3, venerdì 4 e sabato 5 giugno, dalle 22 alle 5 del giorno successivo. Così anche il casello di Lanciano resterà completamente chiuso in entrata e uscita; uscite obbligatorie: caselli di Ortona e Val di Sangro.In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: verso Bari, dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Ortona, proseguire sulla SS16 adriatica verso Bari e rientrare sulla A14, alla stazione di Val di Sangro; verso Pescara/Bologna, dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Val di Sangro, proseguire sulla SS16 adriatica verso Pescara e rientrare sulla A14, alla stazione di Ortona. Tutto ciò comporterà primo l'aumento del traffico pensante che si riverserà sull'Adriatica; secondo l'aumento dei tempi di percorrenza che ha serie ripercussioni soprattutto per il mondo dell'autotrasporto.
IL VERTICE DI DOMANI. È stato voluto dal ministero dei Trasporti. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha detto ieri al Centro: «Rappresenteremo le esigenze e le difficoltà di un territorio e chiederemo notizie sui cantieri e i tempi dei lavori». La Regione aspetterà delle risposte certe e l'obiettivo è una accelerazione dei lavori oggi, per poi sospenderli nel periodo di maggior traffico e delle ferie.L'Aspi si sta attenendo, per quanto riguarda i lavori, a un cronoprogramma concordato con lo stesso Ministero e che la Regione conosceva.
I TEMPI PREVISTI. In una nota Aspi scrive: «Sono già allo studio formule di modulazione delle aree di cantiere che, grazie allo sforzo avviato nelle scorse settimane, a partire dal 30 giugno possano consentire un migliore scorrimento dei veicoli compatibile con l'andamento dei lavori e con l'obiettivo di concludere prima dei maggiori flussi della stagione». Permarrà allora questo stato fino al 30 giugno. Il vertice di domani darà qualche risposta.
I DISAGI, UN RACCONTO. A14, ingresso Pineto, il display non è foriero di buone notizie: «Tempi di percorrenza per Pescara nord: 32 minuti». Primo impatto, razionale: normalmente impiego 7 minuti. Secondo impatto, emotivo: siamo alle solite, è un dramma. «Alla fine, quelle indicazioni non sono neanche state rispettate perché, per fare i pochi chilometri, ho impiegato ancora più tempo di quelli indicati dal display» dice Rinaldo Potenza (foto), presidente Casartigiani Pescara, che ha un'azienda che fa assistenza a camper e roulotte nei campeggi. «Percorro l'autostrada giornalmente e appena entro al casello iniziano i problemi: file di camion e deviazioni e pericoli e cantieri». Cosa comporta tutto ciò? «Cosa comporta?» chiosa Rinaldi, sbigottito dalla domanda: «primo: aumento dei pericoli; secondo aumento dei tempi di percorrenza. Qui non si tratta di andare a spasso ma di rispettare dei tempi di lavoro, capita spesso che siamo costretti a mandare indietro commissioni perché non possiamo rispettarle e non certo per colpa nostra. Sono tre anni che la situazione è questa, quando se ne uscirà? Queste file interminabili con i mezzi che stanno per lungo tempo al minimo, con l'aumento delle temperature esterne, potrebbero causare problemi nel sistema di raffreddamento del radiatore soprattutto in macchine non nuove. È tutto un sistema che si rallenta, su questo bisogna ragionare, questo è importante: un rallentamento importante in un territorio comporta conseguenze in tutto il sistema della direttrice da percorrere. Un mio conoscente che ha otto camion, e che da Bologna scende verso sud, mi dice: «Rinaldo l'è un gran problema, un disastro: accumuliamo 3-4 ore sulla tabella di marcia. Tutto questo ha un costo aggiuntivo così come aggiuntivi sono i rischi».
ALTRE CHIUSURE: A 24. Nelle tre notti del 3, 4 e 5 giugno, dalle 22 alle 6 dei giorni successivi, chiude la carreggiata Est con direzione Teramo. I veicoli provenienti dall'Aquila/A25/Roma e diretti verso Teramo devono obbligatoriamente uscire dall'A24 allo svincolo di Assergi.
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